La Nuova Sardegna

Cagliari

Commozione a Mandas, ultimo saluto alla piccola Angelica

Gian Carlo Bulla
Commozione a Mandas, ultimo saluto alla piccola Angelica

Oggi il funerale della bimba di quattro anni uccisa dalla meningite. L’intero paese in lutto

31 gennaio 2014
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MANDAS. Ci sarà l’intero paese, oggi alle 12, nella chiesa parrocchiale di Mandas, ad accompagnare la piccola Angelica nel suo ultimo viggio. Il rito funebre della bimba uccisa ieri mattina da un attacco di meningite fulminante sarà officiato dal parroco don Gian Carlo Dessi.

La tragedia si è consmata ieri mattina nell’ospedale Brotzu di Cagliari. Angelica Deidda, quattro anni, è morta poco dopo il ricovero nel reparto di pediatria a causa di uno «shock infettivo provocato da una infezione sistemica simile alla meningite».

La piccola, figlia di Michele Deidda, operaio di una ditta di impiantistica di Mandas, e di Cristina Murgia, casalinga originaria di Seulo, abitava con i genitori e il fratellino Daniele in via Campania e frequentava una delle due sezioni della scuola dell’infanzia “Paolo Pitzalis” dell’istituto comprensivo Maria Carta di Mandas, che oltre alle sezioni di scuola materna, dell’infanzia e secondaria di primo grado del paese ducale comprende anche quelle di Siurgus Donigala e Gesico.

Pare che la bambina fosse rientrata a scuola mercoledì mattina dopo essersi assentata alcuni giorni a causa di una forma influenzale.

«Non appena abbiamo appreso la tragica notizia, del tutto inaspettata, siamo rimasti letteralmente sconvolti - dice la dirigente scolastica Lucia Orrù - La bambina mercoledì, come mi hanno confermato le insegnanti, era tranquilla, ha giocato con i compagni e apparentemente stava bene».

Ieri pomeriggio tutti i bambini che frequentano la scuola dell’infanzia di piazza Sebastiano Satta, i docenti e i collaboratori scolastici sono stati sottoposti, a scopo precauzionale, nel poliambulatorio del paese dell’alta Trexenta che fa parte del distretto sanitario di Senorbì, a chemioprofilassi così come previsto dai protocolli in uso validati dal ministero della salute e dall’istituto superiore di sanità.

Anche i genitori della bambina, il fratellino e i parenti più stretti che sono stati a stretto contatto con la piccola sono stati sottoposti allo stesso trattamento.

La notizia della morte di Angelica si è subito diffusa nel paese e ha provocato grande sconforto. «Ci sentiamo una grande famiglia», ha detto il sindaco Umberto Oppus, mentre visibilmente commosso usciva dalla camera mortuaria dell’ospedale Brotzu di Cagliari dove è stata allestita la camera ardente meta sino all’imbrunire di un mesto e continuo pellegrinaggio.

Il primo cittadino ha abbracciato i genitori della bambina, affranti dal dolore, e ha manifestato la vicinanza e il cordoglio di tutta la comunità mandarese. «Tutta la comunità - ha sottolineato il sindaco – partecipa al lutto della- famiglia Deidda e Murgia».

Angelica Deidda si sarebbe sentita male nella notte tra mercoledì e giovedì. I genitori preoccupati, dopo aver constatato che la bambina nonostante gli antibiotici continuava ad avere la febbre altissima, hanno deciso di portarla al pronto soccorso dell’ospedale Brotzu dove il suo cuoricino ha smesso di battere poco dopo il suo arrivo. I medici nonostante si siano prodigati non sono riusciti a strapparla alla morte.

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