La Nuova Sardegna

Cagliari

Rubano i gioielli di casa in cambio di droga, uno tenta il suicidio: arrestato lo spacciatore

Rubano i gioielli di casa in cambio di droga, uno tenta il suicidio: arrestato lo spacciatore

I carabinieri di Iglesias salvano sei ragazzini tra i 15 e i 16 anni da un incubo sfociato nella tossicodipendenza

28 gennaio 2014
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IGLESIAS. La storia è cominciata su un social network, la sua fine si è innescata il giorno in cui i carabinieri di Iglesias sono riusciti a salvare dal suicidio un ragazzino di 15 anni scappato nella casa di campagna dopo la scoperta dei genitori del suo furto di gioielli, valore 20mila euro. Il capitano Nicola Pilia comandante della compagnia di Iglesias nella sede del comando provinciale a Cagliari ha ricostruito le fasi di un’indagine delicata condotta a Iglesias dopo che tre famiglie avevano denunciato un furto di gioielli. Furti simili, dalle caratteristiche giudicate anomale dall’occhio esperto degli investigatori. Coinvolti sei minorenni, alcuni dei quali avviati alla droga proprio nei mesi dei furti in casa.

I carabinieri hanno arrestato Giovanni Yari Demontis, di 21 anni, accusato di aver minacciato alcuni ragazzini obbligandoli a rubare i gioielli di famiglia per poi rivenderli nei negozi. Il giovane, finito ai domiciliari, è accusato di detenzione e spaccio di droga, estorsione e tentata estorsione, ricettazione, riciclaggio e istigazione a commettere reati. I ragazzini vittime hanno fra i 15 e i 16 anni. Rubati e rivenduti 50 mila euro di gioielli, di cui solo diecimila sono stati recuperati.

La vicenda è stata scoperta dai militari alcuni mesi fa dopo che tre famiglie, in pochi giorni, hanno denunciato furti in abitazione. Dopo le prime verifiche i carabinieri hanno concentrato le attenzione sugli stessi componenti della famiglia e in particolare sui minorenni. Si conoscevano ed erano in contatto sui social network tra di loro e con il 21enne, noto ai carabinieri come spacciatore.

Proprio durante le indagini uno dei ragazzini, scoperto dai familiari dopo un furto, è scappato da casa raggiungendo uno stabile in campagna per tentare il suicidio. Si sentiva in colpa. E’ stato lui stesso a confessare ai militari cosa era accaduto facendo il nome di altre cinque vittime.

Il giovane li aveva avvicinati davanti alle scuole. Demontis aveva proposto loro di entrare in un affare di droga: «Datemi cento euro a testa per comprare una partita di hascisc da spacciare». Attirati dal facile guadagno (uno dei ragazzini sognava di comprarsi da solo il motorino) i minorenni hanno consegnato i soldi e alcuni di loro sono diventati consumatori di hascisc e cocaina. Il ventunenne a ogni incontro prima consegnava poche dosi di droga, poi ha iniziato a chiedere sempre più denaro. Infine è passato alle minacce obbligandoli a rubare in famiglia. Le minacce e i furti sono durati quasi un anno.

Rubati bracciali delle nonne, fedi nuziali, antichi orologi da taschino, ricordi di famiglia. Alcuni dei ragazzini, diventati consumatori di droga, hanno anche perso l'anno scolastico ed ora i loro casi sono stati segnalati al Tribunale per i minorenni.

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