Lai (Pd): «Decisione scontata, la Flotta sarda era fuori dalle regole Ue»
Il segretario regionale del Pd Silvio Lai commenta così la bocciatura dell'Unione Europea e la richiesta di restituzione dei 10,8 milioni di euro di aiuti
22 gennaio 2014
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CAGLIARI. «Era una decisione scontata e attesa, perchè la flotta sarda è fuori dalle regole dell’Unione europea: ormai, non solo facciamo brutte figure in Italia ma pure in Europa». Il segretario regionale del Pd Silvio Lai commenta così la bocciatura della «flotta sarda» da parte dell’Ue che impone alla Saremar di restituire 10,8 milioni di euro alla Regione in quanto aiuto di Stato. «Voglio sapere chi pagherà questa cifra», dice Lai.
«Il problema non è la flotta sarda in sè ma le modalità con cui è stata realizzata», spiega Lai nel mettere in evidenza che «la bocciatura ha due motivazioni, la prima perchè è un aiuto di Stato e la seconda perchè le compensazioni erano previste a due condizioni, e cioè la gara e la copertura di costi precisi e non dell’intero servizio. A questo punto la decisione sarà la stessa per la vendita della Tirrenia a Cin, salterà tutto, e noi saremo felici perchè vogliamo una gara europea fatta bene».
Nonostante il principio della flotta sarda non sia stato bocciato, il centrosinistra se andrà al governo della Regione non ripeterà l’esperimento: «Il modello ideale è la tariffa unica», dice il Socialista Simone Atzeni, ma è chiaro che si fa quello che si può con i soldi a disposizione. Spostarsi per i sardi è un diritto, essere raggiungibili ci garantisce competitività, quindi bisogna modulare le tariffe sulle diverse esigenze«. Per Tore Lai segretario dei Rossomori »un elemento di debolezza è il fatto che gli oneri di servizio pubblico siano tutti a carico della Regione. Per Francesco Agus di Sel «serve una politica integrata per i trasporti via nave e via aerea. Non è sbagliata l’idea della flotta sarda, è sbagliato il metodo, ci sono errori palesi perchè la normativa sugli aiuti di Stato è chiara».
