La Nuova Sardegna

Cagliari

Flotta sarda, Pittalis (FI): «Si vergogni chi rema contro»

Flotta sarda, Pittalis (FI): «Si vergogni chi rema contro»

Il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale attacca il segretario del Pd Silvio Lai: «Ha detto solo menzogne»

22 gennaio 2014
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CAGLIARI. «L'unica vergogna è lo squallore dei politici sardi che remano contro la Sardegna». Così Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, replica alle dichiarazioni dell'opposizione riguardo al pronunciamento dell'Unione Europea contro la Saremar. «L'ex assessore di Soru - prosegue Pittalis - afferma che loro porteranno una continuità marittima senza monopoli, ma non dice come farà e, visto che ha già governato, come ha fatto. Se non viene sfidato il cartello dei signori del mare, se la Sardegna non ottiene dallo Stato le funzioni e le risorse per decidere la politica dei collegamenti marittimi e non essere più legata a contratti siglati da altri, forse il professore pensa che possiamo raggiungere il Continente a nuoto. Bene ha fatto invece Cappellacci ad inchiodare i signori del mare di fronte all'antitrust, con la multa di 8 milioni di euro, a ricorrere alla Corte Costituzionale, vincendo, per il mancato coinvolgimento della Sardegna e a battagliare con quella flotta sarda che è stata l'unico calmiere nella fase più acuta del caro traghetti. Bene farà a ricorrere contro una decisione dell'Unione Europea profondamente ingiusta verso un'isola che stava subendo l'embargo da parte degli armatori. Non si curi delle menzogne del segretario regionale del PD al quale rispondiamo con forza che forse dovrebbe preoccuparsi di più dei problemi che lo toccano da vicino piuttosto che puntare il suo indice tremolante contro gli altri. Non meritano risposta invece - osserva Pittalis - le osservazioni di un parlamentare europeo sardo, l'on. Uggias, che ha sempre attaccato la flotta sarda e non ha mosso un dito contro Tirrenia. Al quadro desolante di quelli che non propongono nulla e pensano solo ad attaccare gli altri, si aggiunge anche la candidata di Sardegna Possibile, che chiede di sederci a un tavolo con i killer della continuità marittima. Ora tutto è più chiaro: i Sardi sanno bene chi difende i loro interessi e chi invece 'fa l'inchino’ ai signori del mare», conclude Pittalis.

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