La Nuova Sardegna

Cagliari

Cisl: «In Sardegna disoccupazione al 29 per cento»

Cisl: «In Sardegna disoccupazione al 29 per cento»

L’appello della segretaria sarda Oriana Putzolu ai candidati alle prossime elezioni regionali

20 gennaio 2014
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CAGLIARI. «Occorre portare il lavoro al centro del dibattito politico della campagna elettorale per le consultazioni del 16 febbraio prossimo». È la richiesta del segretario generale della Cisl sarda, Oriana Putzolu che, in una conferenza stampa a Cagliari, ha ricordato come la disoccupazione in Sardegna abbia raggiunto «il massimo storico». La leader sindacale ha citato il dato della «disoccupazione implicita», che include non solo chi ha perso il posto di lavoro ma anche gli scoraggiati, arrivata al 28,9%.

In sostanza, nell’isola 147mila persone non lavorano: si tratta di poveri, precari e cassintegrati, per i quali, secondo Putzolu, «da parte delle forze politiche manca un’analisi adeguata non solo per ciò che riguarda le emergenze ma anche per individuare il piano d’intervento su come uscire dalla crisi». La segretaria della Cisl si è soffermata in particolare sui poveri, nei confronti dei quali il sindacato ha sempre prestato particolare attenzione e che in Sardegna sono passati in 7 anni da 64mila a 370mila. Il sindacato chiede ai candidati alla presidenza della Regione risposte immediate alla disoccupazione e in particolare, ha sottolineato Putzolu, a quella dei giovani che sono 100mila su un totale di 147mila senza lavoro. La leader regionale della Cisl sollecita un «intervento straordinario con opere immediatamente cantierabili, in modo da avere risposta efficace all’attuale situazione di crisi. Nel mettere in evidenza la necessità di »un rilancio del sistema produttivo con adeguate politiche industriali e un piano energetico oggi inesistente«, la segretaria della Cisl sarda ha chiesto adeguati interventi per l’istruzione e la formazione professionale e ha riproposto l’idea di un »nuovo piano di rinascita che coinvolga non solo i sindacati e la politica ma anche il sistema culturale imprenditoriale dell’isola».

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