La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, condannati per traffico e spaccio i responsabili dell’antidroga

Cagliari, condannati per traffico e spaccio i responsabili dell’antidroga

Tredici anni e quattro mesi di reclusione al luogotenente dei carabinieri Umberto Solvi, 15 anni e sette mesi all'appuntato Luigi Cecere

09 gennaio 2014
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CAGLIARI. Condannati per traffico e spaccio i responsabili dell'antidroga: Umberto Solvi a 13 anni e quattro mesi di reclusione, Luigi Cecere a 15 anni e sette mesi. Condannati anche Gianluca Columbu a 8 anni e sei mesi, Sergio Ulzega a 14 anni e quattro mesi, Angelo Pinna otto anni, Ornella Desogus 9 anni e tre mesi, Valter Careddu 2 anni e otto mesi, Stefani Lobina un anno, Gianluca Crispu.

Sono le condanne pronunciate dai giudici della prima sezione penale del Tribunale nei confronti del luogotenente dei carabinieri ed ex responsabile dell'antidroga della Procura di Cagliari, Umberto Solvi - assolto oggi dall'accusa di associazione a delinquere - e per il suo diretto collaboratore, l'appuntato Luigi Cecere, e dei componenti di un'organizzazione criminale specializzata nel traffico e nello spaccio di droga.

I due carabinieri, che sono stati condannati anche a pagare un risarcimento danni di 100 mila euro al Ministero della Difesa, secondo l'accusa, sarebbero stati coinvolti in un traffico di droga che vedeva coinvolta un'organizzazione criminale nella zona di Is Mirrionis.

Il pubblico ministero Danilo Tronci a luglio aveva sollecitato pesanti condanne per i due carabinieri: 24 anni per Solvi e 23 per Cecere. Erano stati chiesti, invece, cinque anni per Ornella Desogus che secondo gli inquirenti sarebbe stati il vertice di una delle organizzazioni criminali coinvolte nello spaccio, tredici anni di reclusione per Sergio Ulzega e Angelo Pinna che secondo l'accusa sarebbero stati i trafficanti di droga, come Gianluca Colombu per il quale erano stati richiesti 7 anni e due mesi di reclusione.

L'accusa aveva sollecitato la condanna a sette anni anche per il corriere nigeriano Isaac Exinya, che oggi è stato assolto.

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