La Nuova Sardegna

Cagliari

I sindaci pronti a scendere in piazza contro la superimposta Iuc

I sindaci pronti a scendere in piazza contro la superimposta Iuc

Cristiano Erriu presidente regionale Anci dice basta al ruolo di esattori per conto dello Stato, la popolazione non può sopportare la nuova pressione fiscale

28 dicembre 2013
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CAGLIARI. I sindaci della Sardegna sono pronti a scendere in piazza contro la nuova tassazione locale, la Iuc, che accorpa Tares, Imu e addizionale statale e che sarà superiore almeno del 20% delle attuali tre imposte messe insieme.

Lo ha annunciato il presidente regionale dell'Anci, Cristiano Erriu, durante una conferenza stampa convocata dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, a cui hanno partecipato i primi cittadini dell'area vasta.

I Comuni puntano il dito contro lo Stato, «che ci obbliga a fare gli esattori per conto suo, visto che buona parte delle risorse va a Roma», e contro la Regione «che invece di programmare gestisce i consorzi industriali che applicano tariffe elevate e sperequative negli impianti di conferimento rifiuti, non modifica un piano dei rifiuti obsoleto e non spalma gli effetti del patto di stabilità in modo orizzontale».

«Siamo preoccupati - confessa Zedda - la normativa stringente impedisce ai Comuni di alleggerire la tassazione e dall'altra creiamo un fondo di solidarietà, a Cagliari circa 1,8 milioni di euro, per consentire alle famiglie in difficoltà di attenuare gli effettui della crisi».

Secondo il sindaco di Pula, Walter Cabasino, «saremo costretti a restituire le chiavi: è difficile spiegare ai cittadini che la pressione fiscale non deriva da noi, ma è lo Stato che ce l'impone».

«Oggi siamo nell'occhio del ciclone - sottolinea Gianni Argiolas, primo cittadino di Monserrato - e non riusciamo neppure a dare pasti caldi alle persone bisognose».

«Purtroppo - aggiunge Mario Puddu, sindaco di Assemini - in Italia meno sei virtuoso e più dovrai sopperire alle mancanze di chi non lo è».

Per Valter Piscedda, sindaco di Elmas, «forse lo sbaglio è proprio nella classe dirigente stessa che va cambiata». Salvatore Mattana, primo cittadino di Sarroch, va all'attacco. La «Tares - dice - è un colpo decisivo all'autonomia finanziaria dei Comuni e mette una pietra tombale sull'articolo 119 della Costituzione».

Infine Barbara Pusceddu, sindaco di Sinnai, lancia l'allarme: «i Comuni - chiarisce - si trovano in stato di allerta ed emergenza continua».

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