La Nuova Sardegna

Cagliari

Fondi gruppi Sardegna, perquisizioni nelle case e negli uffici di 19 consiglieri regionali

Mauro Lissia
Fondi gruppi Sardegna, perquisizioni nelle case e negli uffici di 19 consiglieri regionali

La polizia giudiziaria ha bussato alle case di Giorgio Oppi, Sergio Milia, Chicco Porcu, Efisio Planetta, Cristian Solinas, Giuseppe Cuccu, Giacomo Sanna, Franco Cuccu, Antonio Biancu, Andrea Biancareddu, Tore Amadu, Alberto Randazzo, Vittorio Randazzo, Antonio Cappai, Sergio Obinu, Mario Bruno, Antonio Calledda, Sergio Marracini e Renato Lai, indagati per peculato. I 19 consiglieri regionali della tredicesima legislatura, con il decreto di perquisizione, hanno ricevuto l’avviso di garanzia - FOTO

16 dicembre 2013
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CAGLIARI. Nuova ondata di perquisizioni per l’inchiesta giudiziaria sui fondi ai gruppi politici regionali. In tutto sono 19 i consiglieri regionali della tredicesima legislatura, quella presieduta da Renato Soru, che insieme al decreto di perquisizione hanno ricevuto l’avviso di garanzia. L'accusa è di peculato. Oltre a documenti e ricevute, carabinieri e guardia di finanza stanno cercando anche penne Montblanc e quadri nelle case e negli uffici dei 19 consiglieri regionali. Stando a quanto emerso, gli inquirenti avrebbero già sequestrato un computer che conteneva documentazione.

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Continua dunque a espandersi l’indagine, coordinata dal pm Marco Cocco: tra i consiglieri perquisiti ci sono quattro nuovi indagati - Giacomo Sanna, Christian Solinas, Efisio Planetta del Partito Sardo d’azione, e Giorgio Oppi leader sardo dell’Udc - oltre a 15 esponenti politici già raggiunti da avviso a comparire: Salvatore Amadu (già Udc, oggi Pdl, presidente della Seconda commissione consiliare), Andrea Biancareddu (Udc, attuale assessore all’Ambiente), Franco Cuccu (Udc, in carica nella precedente legislatura, ora ex consigliere), Chicco Porcu (già Progetto Sardegna, oggi nel Pd), Giuseppe Cuccu (Pd), Nello Cappai (Udc), Alberto Randazzo (Udc nella passata legislatura, oggi Pdl, presidente della commissione Industria), il fratello Vittorio (Udc, non più in carica) e Sergio Milia (Udc, attuale assessore regionale alla Cultura), Mario Bruno (già capogruppo del Pd, ex Progetto Sardegna e attuale vicepresidente del Consiglio regionale), gli ex consiglieri Antonio Biancu (Margherita oggi Pd), Antonio Calledda (Pd) e Sergio Marracini (Udeur), gli attuali consiglieri Renato Lai (già Udeur, oggi Sardegna è già domani) e Sergio Obinu (Udc).

A tutti il pubblico ministero Marco Cocco contesta la spesa di denaro destinato al gruppo politico di appartenenza per scopi incompatibili con la legge. Si parla di viaggi, spese voluttuarie, acquisti del tutto slegati dall’attività politico-istituzionale. Con quelli di questa mattina salirebbero a un’ottantina, a cavallo di due legislature, gli onorevoli ed ex onorevoli sardi coinvolti in un’inchiesta che a questo punto assume dimensioni gigantesche.

La Procura della Repubblica di Cagliari ha sostanzialmente decapitato la politica regionale dell’isola, con riflessi inevitabili sulle prossime elezioni regionali. Nell’elaborazione delle liste dei candidati i partiti dovranno tener conto del lavoro della magistratura, perché chiunque venga raggiunto da una misura cautelare sarà immediatamente sospeso in base alla legge Severino. Stando alle voci, la Procura avrebbe chiesto altri arresti, sui quali dovrà esprimersi l’ufficio gip di Cagliari.

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