La Nuova Sardegna

Cagliari

Fondi Sardegna, testimone: «Ecco come Sanjust pagò le nozze»

Fondi Sardegna, testimone: «Ecco come Sanjust pagò le nozze»

Il consigliere pagò il suo ricevimento di nozze con due assegni personali, ma in un secondo momento si fece restituire la cifra in contanti per poi saldare il conto con altri di titoli di cambio legati al conto del gruppo Pdl

06 novembre 2013
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Cagliari. L’onorevole Carlo Sanjust pagò il suo ricevimento di nozze con due assegni provenienti dal suo conto corrente, ma in un secondo momento si fece restituire la cifra in contanti per poi saldare il conto con altri di titoli di cambio legati al conto del gruppo Pdl di cui fa parte nel Consiglio regionale della Sardegna. È quanto emerge dall’inchiesta - secondo la testimonianza di una delle organizzatrici delle nozze - sulle spese dei fondi dei gruppi consiliari che stamane ha portato in carcere Sanjust, presidente della commissione Cultura, e l’ex capogruppo del Pdl Mario Diana, oltre a un imprenditore cagliaritano, Riccardo Cogoni, accusato di peculato in concorso per aver «aiutato» a giustificare le spese di alcuni onorevoli con fatture false.

Secondo gli inquirenti, Sanjust avrebbe anche chiesto al gruppo una serie di fatture di piccoli importi, spalmati nell’arco di alcuni mesi e sempre intestate al Popolo della libertà. Il particolare è stato rivelato dalla testimonianza di una delle organizzatrici del matrimonio del consigliere regionale. La donna, sentita dagli inquirenti, avrebbe così rivelato il «trucco» usato dall’onorevole per farsi rimborsare i costi delle nozze celebrate nel maggio del 2009, anno in cui la crisi ha colpito più duramente la Sardegna. L’amministratrice unica della società che si occupò del ricevimento, sentita come persona informata sui fatti, ha raccontato: «Ricordo che qualche giorno dopo il matrimonio, Sanjust mi diede due assegni che coprivano l’intero importo (25mila euro, ndr) mi disse che erano suoi e che non avrei dovuto metterli subito in pagamento. Attesi fino alla metà di giugno e quindi misi all’incasso entrambi i titoli».

«Alla fine dell’estate, inizio autunno 2009, il Sanjust mi chiese di restituirgli i 25mila euro», ha riferito la testimone. «Mi disse che lo stesso importo mi sarebbe stato corrisposto in seguito all’emissione da parte mia di più fatture intestate al gruppo Pdl e riferite a incontri di lavoro e simili».

«Lo stesso Sanjust mi chiese di emettere le fatture intestate a nome del gruppo Pdl “spalmandole” tra ottobre e dicembre 2009 e facendo riferimento a un convegno tenuto nell’ottobre del 2009», ha aggiunto l’organizzatrice del matrimonio, per poi precisare che all’evento era presente «mezza Cagliari, tante persone conosciute, tra le quali - mi pare di ricordare - l’allora sindaco Emilio Floris», attuale senatore del Pdl.

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