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Cagliari, arrestati i consiglieri regionali Sanjust e Diana

Cagliari, arrestati i consiglieri regionali Sanjust e Diana

Sono motivate dal rischio di un inquinamento delle prove e della reiterazione del reato di peculato le due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse nei confronti del presidente della commissione Cultura e del capogruppo di "Sardegna è già domani". Arrestato anche un imprenditore del settore catering Arrestato anche un imprenditore del settore catering. Perquisito lo studio del consigliere Onorio Petrini (Pdl) - VIDEO

06 novembre 2013
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Cagliari. Sono motivate dal rischio di un inquinamento delle prove e anche da quello della reiterazione del reato di peculato le due ordinanze di custodia cautelare in carcere, senza precedenti nella storia dell’autonomia della Sardegna, eseguite oggi a Cagliari e a Oristano nei confronti dei consiglieri regionali Mario Diana (ex capogruppo Pdl, ora alla guida del gruppo «Sardegna è già domani») e Carlo Sanjust (Pdl), presidente della commissione Cultura. I due esponenti del centrodestra, infatti, sono ancora in carica. I provvedimenti cautelari, richiesti dal pm Marco Cocco, titolare delle due inchieste sulle spese dei fondi pubblici assegnati ai gruppi del Consiglio regionale, sono stati firmati dal gip Giampaolo Casula. Sono finora una cinquantina gli onorevoli (compresi europarlamentari, deputati e assessori regionali in carica ed ex senatori di centrodestra e centrosinistra) coinvolti nelle indagini per peculato, venti dei quali già a giudizio per fatti che risalgono alle passate legislature, mentre l’inchiesta bis si è estesa ai primi anni di quella attuale.

Gli arresti sono stati eseguiti dalle sezioni di polizia giudiziaria dei carabinieri e della guardia di finanza. Diana è stato condotto nel carcere di Massama, Sanjust in quello di Buoncammino a Cagliari. Arrestato anche un imprenditore del settore catering, Riccardo Cogoni, con l'accusa di avere messo fatture di comodo per spese inesistenti a favore di diversi consiglieri regionali. Stamattina è stato perquisito anche lo studio del consigliere Onorio Petrini (Pdl).

Ammonta ad almeno 200.000 euro la spesa contestata all’ex capogruppo nell’ambito dell’inchiesta condotta dal pm Marco Cocco. Le somme sarebbero state spese dal 2009 in poi dunque nell’arco dell’attuale legislatura. Il 30 settembre scorso carabinieri e guardia di finanza avevano perquisito la casa e lo studio oristanesi di Diana (difeso dall’avvocato Mariano Delogu) e portato via diversi faldoni di documenti tra cui fatture e pezze giustificative. «Sono certissimo che tanto io quanto il gruppo consiliare del Pdl non avremo difficoltà a dimostrare che i fondi per il finanziamento del gruppo sono stati spesi in maniera corretta, per attività strettamente connesse all’esercizio delle funzioni elettive attribuite per mandato ai consiglieri regionali», aveva dichiarato Diana ai primi del mese scorso. «Fino ad allora intendo riservarmi il diritto di tutelarmi nelle sedi appropriate qualora dovessero nuovamente essere divulgate notizie false, fuorvianti e lesive della mia reputazione». Ora l’attuale capogruppo di «Sardegna è già domani» si trova nel carcere oristanese di Massama dove sta per raggiungerlo il suo legale.

Il 16 ottobre scorso guardia di finanza e carabinieri avevano perquisito l’abitazione cagliaritana di Carlo Sanjust, accusato di aver speso circa 23mila euro di fondi pubblici per le spese del suo matrimonio altri 27mila euro per organizzare corsi di formazione. Il legale dell’esponente del Pdl, Carlo Amat, aveva subito dichiarato che il suo assistito era pronto a dimostrare di aver pagato di tasca sua. Assieme a Diana e Sanjust avevano ricevuto avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta bis sui fondi dei gruppi consiliari altri 32 consiglieri regionali, fra i quali ex componenti, nella scorsa legislatura, dei gruppi Ds, Margherita e Progetto Sardegna. Fra gli indagati figura anche l’europarlamentare Francesca Barracciu (Pd), candidata alla presidenza della Regione Sardegna, e gli attuali deputati del Pd Marco Meloni (eletto in Liguria) e Francesco Sanna (eletto in Sardegna). Gli interrogatori dei tre esponenti del Pd, convocati in procura a fine ottobre, sono stati differiti su richiesta dei rispettivi legali. Nell’ambito della prima inchiesta per pecualto, sempre condotta dal pm Cocco, sono già a giudizio 20 consiglieri regionali della passata legislatura, fra i quali l’ex capogruppo dell’Idv Adriano Salis, che ha scelto il rito abbreviato e per il quale l’accusa ha chiesto una condanna a tre anni (la sentenza è attesa per il 20 novembre prossimo), e l’ex senatore del Pdl Silvestro Ladu (al quale sono state contestate spese improprie per 250mila euro quand’era capogruppo in Consiglio regionale della formazione «Fortza Paris»), difeso dall’ex collega a palazzo Madama ed ex sindaco di Cagliari Mariano Delogu.

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