La Nuova Sardegna

Cagliari

Papa Francesco: «La carità è vangelo»

Papa Francesco: «La carità è vangelo»

L’incontro del pontefice con i poveri e i detenuti in cattedrale: «La solidarietà è una parola che rischia di essere cancellata dal dizionario, perché dà fastidio»

22 settembre 2013
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CAGLIARI. Le opere di carità vanno svolte con «umiltà, tenerezza e misericordia», mentre, osserva il Papa, «a volte si trova anche l'arroganza del servizio ai poveri. Alcuni si fanno belli, si riempiono la bocca con i poveri; alcuni strumentalizzano i poveri per interessi personali o del proprio gruppo. Lo so, questo è umano, ma non va bene. E dico di più, questo è peccato, sarebbe meglio che rimanessero a casa». Il Papa lo ha detto incontrando poveri e detenuti nella cattedrale di Cagliari.

Il Papa durante l'incontro in cattedrale ha spiegato che la «carità non è assistenzialismo, ma scelta di vita, è un modo di vivere e di essere, è la via dell'umiltà e della solidarietà». Oltre a guardare l'atteggiamento di Cristo verso i deboli, «bisogna seguire» Gesù: «Gesù non è venuto nel mondo per fare una sfilata, per farsi vedere».

«Non possiamo seguire Gesù sulla via della carità - ha osservato papa Francesco - se non ci vogliamo bene prima di tutto tra noi, se non ci sforziamo di collaborare, di comprenderci a vicenda e di perdonarci, riconoscendo a ciascuno i propri limiti e i propri sbagli».

Poi l'invito alla misericordia e alla tenerezza nelle opere, e la condanna di chi usa i poveri per i propri scopi. Papa Bergoglio ha invitato a «seminare speranza» e ha ricordato che «la Caritas è espressione della comunità, è la forza della comunità cristiana è far crescere la società dall'interno, come il lievito».

Prima di questo papa Francesco ha ribadito che «chi ha responsabilità politiche e civili ha il proprio compito, che come cittadini bisogna sostenere in modo attivo», che alcuni membri della comunità cristiana sono chiamati a «impegnarsi in questo campo della politica, che è una forma alta di carità».

«Ma - ha aggiunto - come Chiesa abbiamo tutti una responsabilità forte che è quella di seminare la speranza con opere di solidarietà, sempre cercando di collaborare nel modo migliore con le pubbliche istituzioni, nel rispetto delle rispettive competenze».

La carità non è un «assistenzialismo per tranquillizzare le coscienze, quello è negozio». Lo ha detto il Papa in un inserto a braccio nel discorso a poveri e detenuti. «Non c'è altra via che questo amore, - ha detto - essere umili e solidali, questa solidarietà in questa cultura dello scarto, che terrebbe soltanto quelli che si sentono puri, puliti, poveretti loro - ha aggiunto -. Questa parola, solidarietà, rischia di essere cancellata dal dizionario, perchè è una parola che dà fastidio».

«Ma noi non la cancelliamo dal dizionario, - ha aggiunto - noi lo diciamo che la via è questa e non lo abbiamo inventato noi i preti, è nel Vangelo, e vogliamo andare per questa strada».

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