La Nuova Sardegna

Cagliari

La base di Decimo agli ambientalisti: «Bonifica in corso»

di Luciano Onnis
La base di Decimo agli ambientalisti: «Bonifica in corso»

L’Aeronautica risponde al Gruppo d’intervento giuridico «Tuteleremo la salute del personale militare e dei civili»

17 luglio 2013
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DECIMOMANNU. A domanda, risponde: «Sono in corso le complesse attività di bonifica ambientale della vasta area dell’aeroporto militare e e della contigua zona agricola interessata da vari sversamenti di carburante “avio” negli anni 2007, 2009, 2010». È questa la risposta che il comando del Reparto di standardizzazione al tiro dell’Aeronautica militare della base aerea ha fornito alle associazioni ecologiste “Gruppo di intervento giuridico” e “Amici della terra”, firmatarie lo scorso 12 giugno di una “richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni provvedimenti” inoltrata ai vari soggetti interessati riguardo, appunto, il carburante degli aerei militari che era andato a finire accidentalmente nel terreno e incuneatosi nei terreni agricoli adiacenti e forse anche nelle falde dei pozzi. Fra i destinatari della domanda degli ambientalisti (ministeri della Difesa e dell’Ambiente, Arpas, Comune di Decimo, Settore Ecologia della Provincia di Cagliari), il comando della base è stato il primo a rispondere, lasciando denotare ancora una volta la disponibilità e lo spirito di collaborazione con cui da sempre si rapporta con i soggetti della società civile con cui, per un motivo o per l’altro, viene a contatto. Dunque, la bonifica è stata avviata e va avanti regolarmente. I militari, nella risposta alle associazioni ambientaliste, ripercorrono anche gli avvenimenti: nel luglio 2007, nel dicembre 2009 e in aprile dell’anno successivo si erano verificate rotture di condotte dell’impianto di rifornimento degli ae-rei, con il carburante fuoriuscito assorbito dal terreno e poi infiltratosi certamente nel sottosuolo dell’area circostante. Agli interventi di riparazione si aggiunsero contestualmente le analisi di monitoraggio ambientale e di emungimento della soluzione acquosa contenente idrocarburi, successivamente smaltita a norma come rifiuto speciale. «Alla fase di messa in sicurezza di emergenza – scrive nella risposta il comando dell’aeroporto – è seguita la predisposizione di specifico piano di caratterizzazione (ancora in corso di approvazione), cui seguiranno le analisi per la determinazione dei valori di concentrazione nelle soglie di rischio per il personale militare e la popolazione civile». Attualmente sono in funzione 60 piezometri per l’estrazione della soluzione acquosa contenente idrocarburi, ultimo passo verso la definitiva bonifica del sito. Sembra invece che la confinante azienda agricola “Meloni Tenute Agrobiologiche”, a cui era stato vietato l’uso dell’acqua dei propri pozzi per le colture, sia stata prontamente risarcita dei danni subiti.

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