La Nuova Sardegna

Cagliari

Keller, un altro rinvio sul concordato

di Luciano Onnis
Keller, un altro rinvio sul concordato

Grande attesa fra le maestranze per un pronunciamento che sblocca la cessione del ramo aziendale alla “Ruia Group”

05 luglio 2013
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VILLACIDRO. Il pronunciamento della Sezione fallimenti del Tribunale di Cagliari sul concordato di vendita della ‘’Keller Elettromeccanica Spa in liquidazione’’ sta diventando un po’ una scatola cinese: dentro il rinvio c’è un altro rinvio, e così via. Ieri mattina, al primo piano del palazzo di giustizia, il faldone Keller non è stato neppure aperto perché il collegio giudicante ha rimandando la decisione a mercoledì prossimo. L’impressione, a questo punto, è che ci sia qualcosa che non va. E’ pur vero che la documentazione relativa al procedimento è piuttosto voluminosa e c’erano da verificare conti e conticini vari emersi dalle relazioni tecniche e contabili dei periti incaricati di esaminare la situazione patrimoniale dell’azienda, ma i continui rinvii non possono che alimentare preoccupazioni in maestranze e sindacati, passando ovviamente per il commissario straordinario Marco Serpi che, dopo tanto cercare e tanto valutare, ha trovato nel colosso finanziario indiano “Ruia Group” un acquirente del ramo aziendale Keller. Lui, l’ingegner Serpi, continua a mantenere il più assoluto riserbo sull’operazione di vendita e sui continui rinvii del collegio giudicante della Sezione fallimenti. Le poche parole pronunciate in precedenti occasioni sono di massima fiducia nei giudici e nel loro verdetto, e l’invito a pazientare “perché è un’operazione complessa e richiede la massima attenzione”. Il provvedimento del tribunale è particolarmente atteso perchè ultimo atto per la cessione definitiva del ramo aziendale alla multinazionale indiana ‘’Ruia Group’’ attraverso le sue controllate Moltonway Limited e Jessop Group. Le due società hanno di fatto già in mano l’azienda con un contratto d’affitto biennale e si apprestano a riprendere l’attivita’ produttiva in fabbrica per la costruzione di 212 carrozze passeggeri per le ferrovie di Stato egiziane. In caso di cessione del ramo aziendale in affitto, infatti, non è richiesto un procedimento di concordato preventivo e la società affittuaria può riavviare l’attività della fabbrica. Ed è questo che appunto si sta programmando e trapela voce che entro questo mese potrebbero essere richiamate in servizio le squadre dei manutentori per mettere in condizione lo stabilimento di riprendere la produzione, ferma da oltre tre anni. C’e’ piuttosto il timore che la crisi istituzionale in Egitto possa comportare ritardi nelle transazioni dei flussi finanziari verso l’Italia relativi a un’anticipazione sulla commessa in portafoglio e questo possa ripercuotersi sul riavvio della fabbrica nei tempi ipotizzati.

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