La Nuova Sardegna

Cagliari

Cavallini della Giara: finalmente un piano per la salvaguardia

di Luciano Onnis
Cavallini della Giara: finalmente un piano per la salvaguardia

Gesturi, siglato il protocollo d’intesa tra Regione e Comuni Cappellacci: «L’obiettivo finale è la realizzazione del Parco»

30 aprile 2013
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GESTURI. I cavallini selvatici sono uno straordinario patrimonio di biodiversità animale e la Regione mette mano alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’altopiano della Giara e del sua specificità scientifica, naturalistica e culturale. Ieri pomeriggio a Gesturi, nell’antica Casa dei Mestieri, il presidente della giunta, Ugo Cappellacci, accompagnato dall’assessore dell’Agricoltura, Oscar Cherchi, ha siglato con i sindaci dei quattro Comuni giarini (Gesturi, Setzu, Tuili e Genoni) un protocollo d’intesa finalizzato a rimettere ordine nella gestione dell’altopiano de is cuaddedus e a promuovere una serie di provvedimenti che lo mettano al riparo dall’anarchia che a lungo vi ha regnato sovrana, spesso con contrapposizioni che non hanno fatto mancare episodi incresciosi e di illegalità. La Regione, sollecitata a più riprese dai sindaci Gianluca Sedda (Gesturi), Antonino Zonca (Tuili), Annarita Cotza (Setzu) e Roberto Soddu (Genoni), che finora hanno dovuto sostenere il peso di gestire senza averne i mezzi il “patrimonio Giara”, ha allestito una task force che vedrà soggetti protagonisti, per quanto di loro competenza, l’Agris (Agenzia regionale per la ricerca in agricoltura), il Corpo Forestale, l’Università di Sassari (Dipartimento Scienze veterinarie) e la Asl 6 di Sanluri, tutti sottoscrittori del protocollo d’intesa. Che, notoriamente, non è un atto esecutivo, ma un’elencazione di intenti con relativi percorsi segnati. A tenere l’impalcatura del piano predisposto dalla Regione, c’è la considerazione che «le attuali dinamiche ed esigenze di tutela e conservazione della Giara non sono più compatibili con azioni e iniziative dei singoli Comuni, ma necessitano di una gestione coordinata e uniformi delle diverse esigenze dell’altopiano, a partire dalla salvaguardia della risorsa che identifica e s’identifica profondamente con il territorio: i cavallini della Giara». A tal proposito la Regione – come scritto nel protocollo – intende acquisire la proprietà dei capi equini attualmente appartenenti a privati e anche dei terreni che costituiscono la Giara. «È un passo avanti – ha commentato il presidente Cappellacci – che certifica, rinforza e rilancia l’attenzione delle istituzioni proiettate sul lungo periodo. L’obiettivo finale è quello di sostenere le scelte che provengono dal territorio e la realizzazione di un vero e proprio Parco della Giara». Musica soave per i quattro sindaci giarini, che adesso aspettano impazienti fatti concreti.

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