La Nuova Sardegna

Cagliari

Abusi edilizi, riprese le demolizioni a Tertenia

Abusi edilizi, riprese le demolizioni a Tertenia

Le forze dell’ordine hanno fatto rispettare il provvedimento della Procura di Lanusei e le ruspe hanno ripreso le demolizioni delle strutture lungo la costa della marina di Sarrala - FOTO

11 marzo 2013
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TERTENIA. Una settantina di uomini delle forze dell’ordine hanno dovuto superare stamane il blocco di una cinquantina di abitanti di Tertenia (Ogliastra), per raggiungere la borgata marina di Sarrala e consentire la demolizione di una villetta abusiva, una seconda casa di circa 105 metri quadri costruita a meno di 300 metri dal mare e già frazionata in due porzioni. Poco prima delle 9 i manifestanti si sono fatti trovare lungo il percorso per impedire l’esecuzione del provvedimento, seguito a una sentenza per abusi edilizi già passata in giudicato e che riguarda una serie di altre strutture, soprattutto seconde case, costruite entro la fascia protetta dei 300 metri dalla battigia. Uomini e donne si sono presentati, nonostante la pioggia, con bambini in braccio o nelle carrozzine decisi a bloccare la demolizione di oggi, ancora in corso, cui seguiranno le altre, sempre in esecuzione di sentenze passate in giudicato: gli abusi edilizi accertati in Ogliastra sono circa 250, compresi quelli sulla costa di Tortolì.

A Sarrala sono una settantina. Carabinieri e polizia, affiancati dai colleghi del Reparto mobile e del Battaglione, hanno dovuto forzare il blocco, senza provocare incidenti. Sul posto anche gli agenti della Digos, una ventina di pattuglie dei carabinieri della compagnia di Jerzu e il capo della Squadra Mobile di Nuoro, Fabrizio Mustaro, responsabile per l’ordine pubblico in questa delicata circostanza. La casa da abbattere è di una donna residente a Sestu, i cui parenti sono arrivati a sgomberare gli arredi attorno alle 14. Poco prima a liberare l’abitazione da mobili e suppellettili avevano provveduto militari e poliziotti, in attesa dell’arrivo dei proprietari. L’episodio di oggi segue il blocco, questa volta riuscito, organizzato a gennaio scorso per impedire l’accesso delle ruspe alla costa. Sette persone di Tertenia sono ora indagati dalla procura di Lanusei per resistenza a pubblico ufficiale e associazione per delinquere. Rischiano, invece, una segnalazione alla procura dei minori i genitori che stamane hanno manifestato sotto la pioggia con i figli piccoli.

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