La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Lo staff di Monti ha deciso: Mario Sechi al Senato nella lista unitaria, Pierpaolo Vargiu (Riformatori) alla Camera. Chi non ha deciso ancora è l’assessore regionale Giorgio La Spisa. Retrocesso al secondo posto nella griglia per Montecitorio e senza più speranze di entrare in quella del Senato, il vicepresidente della Regione potrebbe decidere di rifiutare, per mettere fine all’infinità di voce che sono circolate intorno al suo nome. Senza dirlo in nessuna dichiarazione ufficiale, La Spisa era pronto a lasciare il Pdl ed entrare fra cattolici – lui è molto vicino a Comunione e Liberazione – chiamati a raccolta dal ministro Andrea Riccardi per sostenere Monti, ma solo se gli fosse stata assegnata una «posizione sicura», cioè con buone probabilità di essere eletto. Così non sarà e fra oggi domani potrebbe esserci il passo indietro.

Scossone anche nel Pdl, con la presa di posizione del coordinamento di Sassari che potrebbe ora rimettere in discussione la proposta presentata a Roma da Settimo Nizzi. In una lettera inviata al Cavaliere, Sassari ha chiesto «un posto di primo piano nelle liste che rappresenti il territorio» invece pare relegato in fondo alla griglia proprio da Nizzi. Due le richieste: il secondo posto alla Camera dopo Cagliari, o il capolista al Senato. Proposta anche una rosa di nomi: Carmelo Porcu, deputato uscente, l’assessore regionale Nicolò Rassu, il consigliere regionale Salvatore Amadu e Sabrina Serra per la società civile. A questo punto a rafforzarsi sono proprio le quotazioni di Porcu (finora escluso dall’elenco degli eleggibili) con invece più di un problema per i già sicuri Mauro Pili, Nizzi e Bruno Murgia alla Camera e Fedele Sanciu al Senato. (ua)