La Nuova Sardegna

Cagliari

Il perito: abusivo lo stadio di Is Arenas

di Mauro Lissia
Il perito: abusivo lo stadio di Is Arenas

Per l’architetto Roggio nessuna compatibilità con i vincoli che tutelano la vicina area dello stagno di Molentargius

06 gennaio 2013
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CAGLIARI. Il nuovo stadio di Is Arenas è abusivo: a confermarlo è la relazione tecnica di Sandro Roggio, l’architetto sassarese incaricato dal pm Enrico Lussu di stabilire se le nuove strutture realizzate per adeguare l’impianto quartese alle esigenze del campionato di serie A siano compatibili coi vincoli ambientali e paesaggistici che tutelano l’area vicino allo stagno di Molentargius. La Procura riceverà nei prossimi giorni la relazione finale e l’esame delle conclusioni cui è giunto il consulente potrebbe segnare un punto di svolta dell’inchiesta giudiziaria che ha condotto finora all’arresto di due dirigenti del comune di Quartu e di un imprenditore. L’ipotesi sulla quale il nucleo investigativo del Corpo forestale ha lavorato fin dall’avvio dell’indagine è che qualcuno abbia fatto carte false anche per offrire alle imprese impegnate nei lavori - la Andreoni e la Ris - la possibilità di andare avanti con gli interventi malgrado l’esistenza di vincoli inderogabili: quella di Molentargius è un’area a protezione speciale, è difesa dalla convenzione di Ramsar e nulla di inamovibile può essere costruito a meno di trecento metri dalla linea di battigia, con livelli di tutela ancora più estesi in alcune zone attorno allo stagno. Come se non bastasse la superficie in cui si trova lo stadio di Is Arenas fa parte del parco regionale Saline-Molentargius-Poetto e qualsiasi intervento dev’essere comunque sottoposto a valutazione d’impatto ambientale. La relazione di Roggio, stando a indiscrezioni che la Procura non conferma, ha documentato in modo dettagliato e analitico quanto la Forestale aveva già segnalato in uno dei primi rapporti su Is Arenas: abusi e violazioni chiarissime delle norme. Questo significa che nel giro di pochi giorni il pm Lussu potrebbe disporre l’iscrizione al registro degli indagati di altre persone che hanno agevolato la realizzazione del progetto, questo al di là degli aspetti legati all’accusa di tentato peculato e di falso ideologico contestate ai tre attuali personaggi sotto inchiesta. Quello che sembra profilarsi all’orizzonte dell’inchiesta giudiziaria è l’atteggiamento anomalo dell’amministrazione comunale di Quartu, disattenta - secondo quanto sostiene l’accusa - nell’uso dei fondi del Pia Serpeddì-Is Arenas e disposta a chiudere un occhio anche su violazioni ambientali e paesaggistiche apparse manifeste fin dall’apertura del cantiere.

Il prossimo passo dell’inchiesta potrebbe essere la contestazione del reato di falso ad alcuni personaggi del Comune quartese, ma si fa strada anche l’ipotesi di abuso d’ufficio riferita alla scelta di mandare avanti lavori edili in aperto contrasto con le norme del Ppr pur di favorire gli interessi del Cagliari calcio. Ancora qualche giorno e gli sviluppi del procedimento penale saranno più chiari.

L’altro ieri intanto il pm Enrico Lussu ha sentito ancora una volta il dirigente del comune Pierpaolo Gessa, arrestato il 29 settembre scorso e finito alla custodia domiciliare dopo due interrogatori dagli esiti ancora segreti. Lussu ha riscontrato l’urgenza di precisare alcuni passaggi dell’ultimo esame di Gessa, esame considerato fruttuoso perché sarebbero emerse complicità piuttosto imbarazzanti nell’operazione Is Arenas. Gessa ha continuato a collaborare con la Procura per arrivare a una ricostruzione precisa dei fatti, in gran parte documentati dagli atti amministrativi e dal contenuto delle conversazioni intercettate. L’impressione diffusa è che presto possa scattare la richiesta di nuove misure e questa volta l’attenzione della Procura potrebbe passare a livelli più alti. Resta in carcere il dirigente Andrea Masala, cui il tribunale del riesame ha negato la revoca della misura cautelare. Mentre è ai domiciliari, ma con l’autorizzazione a lavorare, l’amministratore della ditta Andreoni, Antonio Grussu.

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