La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Nell’interminabile confronto giudiziario tra Diego Arca, l’amministratore del condominio di Torre delle Stelle, e il comune di Maracalagonis il Tar ha assegnato un altro punto a sfavore dell’irriducibile ex plenipotenziario del villaggio in cui trascorrono le vacanze centinaia di famiglie cagliaritane: i giudici amministrativi - presidente ed estensore Francesco Scano, consiglieri Alessandro Maggio e Tito Aru - hanno respinto l’istanza cautelare con la quale l’avvocato Andrea Pubusa, per conto di Arca, aveva chiesto che la decisione del comune di Maracalagonis di disporre il riallaccio di quattro utenze idriche bloccate da Arca per morosità venisse dichiarata illegittima e quindi revocata immediatamente. Ma per il Tar non c’è alcuna probabilità che il ricorso venga accolto nel merito visto che si tratta di un pubblico servizio, di conseguenza l’esecuzione dei provvedimenti non dev’essere sospesa. Dietro questa nuova fase della vertenza c’è una battaglia senza esclusione di colpi: da una parte Arca, dall’altra l’associazione Torre delle Stelle che cerca da anni di dimostrare in giudizio come tutte le aree comuni del grande villaggio, comprese le strade, e la rete idrica appartengano al comune di Maracalagonis e dal comune devono essere gestite. Malgrado il Tar abbia confermato questa realtà, il capo dell’ormai ex condominio di Torre delle Stelle ha continuato a ricorrere contro qualsiasi atto esterno alla sua gestione, provocando un intreccio di cause amministrative e civili destinato ad andare avanti per anni. Lo scontro ha fatto registrare anche strascichi penali: Arca è stato denunciato dalla proprietaria di una casa - il procedimento è stato però archviato - ed è finito sotto accusa per il tentativo di impedire a un condòmino di eseguire alcuni lavori di allaccio alla rete idrica nonostante fossero stati autorizzati dal Comune.

Fra l’altro la Nuova associazione Torre delle Stelle contesta la determinazione manifestata da Arca a proseguire la battaglia legale scaricando le spese delle parcelle e dei giudizi sugli abitanti del villaggio, in parte costretti a finanziare coi propri contributi la controparte nelle cause civili e amministrative.