La Nuova Sardegna

Cagliari

Un bacio a una bambina: chiesti 2 anni per un prete

Per la Procura l’ex parroco di Segariu è colpevole di violenza sessuale Il 29 novembre i giudici del tribunale in camera di consiglio per la sentenza

05 ottobre 2012
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CAGLIARI. L’ex parroco di Segariu potrebbe pagare con una condanna a due anni di reclusione il tentativo di baciare sulla bocca una bambina di dieci anni, per poi palparle e costringerla a toccargli i genitali: per il pm Sandro Pili il sacerdote Raimondo Meloni, esperienze passate a Uta e Arixi, è colpevole di violenza sessuale su minore di quattordici anni nell’articolazione meno grave dell’accusa. Il religioso ha sempre negato di aver allungato le mani sulla bimba, a difenderlo è l’avvocato Sebastiano Cheri che parlerà in aula il 29 novembre, giorno della sentenza.

La vittima ha confermato le accuse davanti ai giudici, racconto semplice nella sua indiscutibile gravità: era il 16 giugno 2009, lei si trovava nella piazza della parrocchia, a Segariu. Bussò alla porta della sagrestia, forse voleva parlare col sacerdote. Lui, don Meloni, le aprì e subito manifestò le sue intenzioni: la afferrò, cercò di baciarla sulla bocca, poi il resto. La bambina non si perse d'animo e tentò di divincolarsi, di sfuggire alla stretta del prete che appariva fuori controllo, colto da un impulso irrefrenabile. Alla fine riuscì a liberarsi e a correre verso casa, davanti allo sguardo del parroco che probabilmente in quell'attimo si rese conto di quello che aveva fatto e delle conseguenze.

La bambina tornò a casa sconvolta e raccontò tutto alla madre. Da quel momento l'episodio diventa un caso giudiziario: i carabinieri indagano e trasmettono un primo rapporto alla Procura della Repubblica. Il pm Sandro Pili sente la piccola vittima secondo le procedure, in forma protetta e sotto la vigilanza di una psicologa infantile. Il racconto della bambina è preciso, circostanziato, non sembrano emergere contraddizioni e zone d'ombra. C’è un episodio chiaro sulla scena del procedimento penale, sul quale la Procura non può certo sorvolare.

Mentre don Meloni viene prontamente mandato in pensione dall'arcivescovo Giuseppe Mani l'inchiesta volge alla conclusione e l'ormai ex parroco di Segariu finisce a giudizio con accuse molto gravi per uno come lui, che si era sempre contraddistinto per il rigore col quale giudicava i metodi educativi delle famiglie.

Nel corso delle indagini don Meloni ha sempre negato con decisione di aver cercato di baciare la ragazzina, nessun tentativo neppure di toccarla o di farsi toccare. Ma il racconto della vittima o presunta vittima ha finito per pesare sul procedimento penale. Manca soltanto il giudizio del tribunale presieduto da Massimo Poddighe, che dovrà decidere se le accuse formulate dalla Procura sono fondate o no. (m.l)

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