La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Maggio 2012, l’ultimo stipendio dei consiglieri regionali. Domani sul Bollettino ufficiale on-line sarà pubblicata l’abrogazione della norma sulle indennità, così come deciso dal referendum del 6 maggio. Gli onorevoli di via Roma, quindi, lavoreranno gratis. Per quanto? Ancora non si sa. Una cosa è certa: l’indennità sarà reintrodotta perché è prevista dallo Statuto. La discussione, oltre che sui tempi, sarà sul “quantum”.

Numerosi consiglieri hanno invitato il vertice dell’assemblea ad assumere un’iniziativa, ma Claudia Lombardo ha garbatamente fatto sapere in via ufficiosa che il compito non è dell’ufficio di presidenza ma dei gruppi politici perché la materia dovrà essere disciplinata da una nuova legge.

Negli ultimi anni l’ufficio di presidenza ha tagliato le indennità e altre spese di circa il 30 per cento. Per cui – dice qualcuno – non è il caso di fare ulteriori sacrifici. Secondo altri, invece, è opportuno ridurre ancora le spese per la politica e soprattutto mettere regole più rigide sui contributi aggiuntivi (diarie, attività politica, segreteria personale, eccetera).

Chi assumerà l’iniziativa legislativa per il ritorno delle indennità dei politici? Al momento nessuno è uscito allo scoperto e chi ha posto il tema si è sentito rispondere dagli stessi colleghi: «Niente fretta,non è la cosa più urgente da fare». Risposta inevitabile in una fase della vita pubblica caratterizzata dall’offensiva degli anti-casta.

L’abrogazione della norma sulle indennità fa cadere anche i contributi ai gruppi politici, i cui dipendenti da domani resteranno senza stipendio: ciascuno dovrà tornare nell’ufficio pubblico dal quale aveva avuto il distacco. Anche su questo problema (decisivo per il funzionamento dei gruppi) non c’è ancora una proposta risolutiva. (f. per.)