La Nuova Sardegna

Alghero

Sindaci a confronto sul futuro assetto della sanità algherese 

di Gianni Olandi

Mario Bruno ha convocato domani il Comitato del distrettoSono stati invitati anche i consiglieri regionali del territorio

18 giugno 2017
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ALGHERO. Quella di domani pomeriggio sarà una riunione piuttosto importante per tutto il territorio a Nord Ovest della Sardegna e in particolare per il distretto sanitario che fa capo ad Alghero. Convocati dal presidente Mario Bruno, si riuniranno alle 16 nell’aula consiliare di via Columbano i rappresentanti dei comuni di Banari, Bessude, Bonnanaro, Bonorva, Borutta, Cheremule, Cossoine, Giave, Ittiri, Mara, Monteleone Rocca Doria, Olmedo, Padria, Pozzomaggiore, Putifigari, Romana, Semestene, Siligo, Thiesi, Torralba, Uri e Villanova Monteleone. Ci saranno anche, o almeno sono stati invitati, i consiglieri regionali del territorio. Bruno ha convocato il Comitato del distretto sanitario a pochi giorni dal confronto col direttore generale dell’Asl unica della Sardegna, Fulvio Moirano, insieme al direttore dell’area Socio-sanitaria di Sassari Giuseppe Pintor. Un incontro che non ha prodotto impegni concreti se non la considerazione che ad Alghero due ospedali sono troppi, costituiscono un costo, e vanno trovate soluzioni per razionalizzare questo tipo di impegno finanziario. Sanitari compresi, tema dominante negli ultimi anni. Compreso il rischio di gettare insieme all'acqua sporca anche il bambino.

La sanità algherese ha rappresentato per decenni un punto di riferimento per tutto il territorio, riuscendo perfino a fare fronte alle esigenze di prestazioni determinate dal fenomeno turistico che durante la stagione estiva triplica la popolazione residente aumentando quindi l’esigenza di fornire servizi. Ma nel corso degli anni c’è stato un costante smantellamento delle eccellenze professionali che si era formate, e oggi c’è un’aria di ridimensionamento che sposta la domanda di assistenza sanitaria verso altri contesti.

Eppure in occasione delle ultime amministrative era perfino nato un Comitato, con corposo seguito elettorale, che intendeva rappresentare la sentita esigenza di un nuovo ospedale, progetto nato ai tempi della presidenza di Renato Soru, con il quale procedere anche alla razionalizzazione delle prestazioni con un unico impianto capace anche di abbattere i costi raddoppiati di Marino e Civile. Due portinerie, mense, doppia vigilanza, radiologia, doppio pronto soccorso. Era stato perfino ipotizzato un campo di atterraggio per elicotteri, in prossimità dell’ospedale civile. Lunedì i sindaci affronteranno tutte queste tematiche, dalla riforma della rete ospedaliera al potenziamento dei servizi sul territorio con la riqualificazione e il recupero funzionale delle strutture, fino alle prospettive di tipo operativo del presidio ospedaliero di Alghero.

Contestualmente all’incontro del comitato del distretto, il presidente Mario Nonne ha convocato la V Commissione Sanità del Comune di Alghero. Forse all’orizzonte c'è ora un'altra occasione per correggere alcune derive prospettate che impoverirebbero l’offerta dei servizi sanitari del distretto. Resta da verificare quale peso politico abbiano le 23 amministrazioni comunali che si riuniscono nell'aula consiliare e quali intenzioni, o spazi di manovra e autonomia, abbiano i rappresentanti del territorio in consiglio regionale. Va ricordato che in città la sanità pubblica rappresentava anche un riferimento di tipo economico per i flussi che determinava dall’hinterland della Provincia di Sassari e non solo. Riferimento che oggi soffre un lento declino che va a penalizzare, in una visione più generale, tutta la collettività.



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