Alghero, progetti sul porto bocciati: tutti contro la Regione
Riformatori, 5 Stelle e Forza Italia accusano di negligenza la giunta Pigliaru. Incertezza sul futuro gestionale dello scalo marittimo da duemila posti barca
ALGHERO. «Come l’aeroporto, il porto subisce la negligenza della giunta Pigliaru, che ci mette due anni per rispondere picche alle proposte di ampliamento e gestione del porto». A puntare il dito contro Cagliari è il vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Marco Tedde. I due project financing per rifare il look al porto e rilanciarne il ruolo chiave per lo sviluppo turistico, economico e occupazionale della città sono stati bocciati per mancanza di pubblica utilità. Già prima di entrare nel merito, Tedde protesta per i tempi lunghissimi di un diniego che stoppa la crescita del porto.
«È ora di reagire», arringa l’ex sindaco. «Una delle strutture diportistiche più grandi e attrezzate del Mediterraneo, con ampie prospettive di crescita – sottolinea – è rimasta in attesa di un placet che non è arrivato per una motivazione insufficiente, non ci sono elementi utili a comprendere la logica di una decisione così grave». Secca anche la reazione dei Riformatori Sardi. «Invitiamo Pigliaru, Erriu e Maninchedda a farsi accompagnare dal sindaco Bruno al porto di Alghero e a spiegarci i veri motivi per cui condannano la nostra città a uno scalo improduttivo, fatiscente e disorganizzato», è la presa di posizione del partito. «A distanza di anni dalla presentazione dei progetti di finanza, che avrebbero consentito la riqualificazione del porto con denari privati, si è giunti a una conclusione che di fatto mantiene lo status attuale – insistono – il porto di Alghero è uno dei peggiori esempi di gestione di un bene pubblico che dovrebbe generare indotto economico nel territorio».
Dato che ci sono, i Riformatori chiedono anche di capire «cosa intenda fare il sindaco, che propone la realizzazione di un “piano del porto” che in realtà c’è già, è stato presentato agli uffici regionali e non si sa che fine abbia fatto». Alle proteste si unisce anche il Movimento Cinque Stelle. «Non si può assistere inermi davanti a una situazione insostenibile di non gestione e incuria, il decoro è affidato all’iniziativa di qualche cittadino», dicono Graziano Porcu e Roberto Ferrara.
«Con ritardo stratosferico, la giunta regionale stoppa i due progetti privati per assenza di interesse pubblico – dicono – la Regione si muova immediatamente per evitare l’ennesimo naufragio, occorre subito un progetto per la gestione e il rilancio del porto algherese». Nel porto di Alghero ci sono 39 concessioni prorogate sino al 31 dicembre 2020. I posti barca sono 1.995. Gli ormeggi per le unità da diporto sono: 591 per le barche fino ai 6 metri, 553 per quelle da 6 a 7 metri e mezzo, 497 per quelle da 7 metri e mezzo a 12 metri, 158 per le imbarcazioni da 12 a 18 metri, 69 per quelle da 18 a 24 metri e 32 per quelle superiori a 24 metri. Bocciando i due project financing, la Regione ha comunque ribadito «l’interesse dell’amministrazione alla promozione delle iniziative di finanza di progetto che assicurino il coinvolgimento di capitali privati nella realizzazione delle infrastrutture pubbliche e l’attivazione di modelli gestionali positivi nei rapporti col tessuto produttivo, locale e regionale».