La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, la chiesa di San Giovanni liberata dai ponteggi

di Gianni Olandi
La chiesa di San Giovanni ad Alghero
La chiesa di San Giovanni ad Alghero

È possibile che la chiesa venga riaperta alla fine di giugno alla fruizione dei fedeli e a ospitare il cerimoniale di preparazione ai Focs

22 maggio 2017
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ALGHERO. Molti dei passanti che sabato mattina transitavano davanti alla chiesa di San Giovanni sul lungomare della via Garibaldi non credevano ai propri occhi: una squadra di operai stava rimuovendo le impalcature che fasciavano il luogo di culto e che da diversi anni erano ormai diventate parte integrante della facciata.

Rimozione il cui significato più importante appare quello che annuncia la fine dei lavori di restauro, coordinati dalla Soprintendenza ai Monumenti di Sassari, e che l’antica chiesa dei Capuccini, ottenuta dall’Ordine religioso nel 1772 da un lascito del nobile algherese don Carlos Martì Boyl , potrà tornare dopo tanti anni a svolgere la sua funzione originaria.

L'immagine della chiesa, trasformata in un eterno cantiere, non era certamente una cartolina da esibire per una città che svolge un ruolo importante nell'industria delle vacanze anche perchè nel corso degli anni scorsi la chiesa era diventata punto di riferimento durante la stagione estiva per i turisti che partecipavano alle celebrazioni delle funzioni religiose. L’edificio aveva problemi di umidità, infiltrazioni di acqua piovana ma anche di fognature. Precarietà che determinavano anche una difficile situazione sul piano strutturale e della stabilità.

Un segno di decadenza complessivo che ha colpito anche il sagrato adiacente dove una grande palma che caratterizzava il luogo è stata distrutta dall'azione del punteruolo rosso. Nel frattempo il sagrato è diventato suolo pubblico per i tavolini di un adiacente ristorante.

La chiesa era collegata attraverso un percorso interno direttamente al convento dei Cappuccini che nel corso degli anni ha cambiato destinazione : prima è stato a lungo sede della società vitivinicola della Sella e Mosca dove si trovavano uffici e cantine, successivamente, dopo un imponente restauro sempre coordinato dalla Soprintendenza, è diventato l'attuale Quartè Sayal, centro polifunzionale per congressi, servizi e ricettività, frequentatissimo in questi giorni per la manifestazione Monumenti Aperti. Tornando alla chiesa di San Giovanni Battista, che per le attività di culto dipende dalla parrocchia di San Giovanni Bosco, va ricordato che in passato ha svolto una funzione centrale in occasione dei Focs de Sant Juan, evento che si svolge ogni anno in occasione della ricorrenza di San Giovanni il 24 di giugno.

È quindi possibile che in previsione di tale ricorrenza del mese prossimo la chiesa venga riaperta alla fruizione dei fedeli e a ospitare il cerimoniale di preparazione ai Focs.

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