La Nuova Sardegna

Alghero

Come nasce un libro a “Nero su bianco”

I ragazzi della seconda e terza media di via De Biase a un corso sui mestieri della narrazione

17 maggio 2017
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ALGHERO. Dall’idea alla stesura della storia, dall’impaginazione del racconto al percorso che lo conduce in libreria, alla scoperta del mondo dell’editoria, respirando l’atmosfera di una redazione e entrando nei meccanismi di una casa editrice. È l’insolito percorso che ha coinvolto venti ragazzi della seconda e della terza media della scuola di via De Biase. Coordinati dall’insegnante Teresa Fiori col sostegno delle professoresse Francesca Deriu e Caterina Gallo, i giovanissimi aspiranti scrittori hanno partecipato a Nero su bianco, il primo corso in Sardegna sui mestieri del libro e della narrazione. Organizzato dalla Società Umanitaria di Alghero con l’associazione Laddopiavu, il corso è durato due mesi. Per gli studenti è stata una lezione insolita, lontano dai banchi, a stretto contatto con la propria fantasia e con i segreti di mestieri che ancora oggi riescono a suscitare fascino e mistero, almeno sui più piccoli. Nella Mediateca di via Marconi, il corso si è concluso con un’esperienza straordinaria. Grazie al supporto dell’editore Carlo Delfino, gli allievi di via De Biase hanno potuto assistere ai diversi passaggi attraverso cui un libro arriva sino alle mani dei lettori. In tutto gli appuntamenti sono stati otto, articolati in tre moduli: uno di scrittura, a cura del giornalista Giovanni Gelsomino, uno di editoria, a cura della capo redattrice della linea nazionale di Carlo Delfino Editore, Viola Scanu, e uno di grafica, a cura del professionista Franco Baralla. Tra consigli pratici, riflessioni, letture condivise e tracce concrete, tutti i ragazzi hanno costruito, impaginato e presentato il loro racconto, l’hanno commentato e l’hanno condiviso con gli altri, apprendendo regole e segreti della produzione e della distribuzione libraria. Per Umanitaria, promotrice dell’iniziativa, componente di due sistemi bibliotecari urbani, sempre attiva nella promozione della lettura, l’esperimento può certo dirsi riuscito. «Per noi che ci occupiamo principalmente della diffusione del cinema in Sardegna, contano le storie, sia quelle raccontate per immagini, sia quelle pensate per la pagina scritta», dice Alessandra Sento, direttrice del Centro servizi culturali di Alghero. «Noi crediamo fermamente in questo modo di fare scuola – conclude – dinamica, aperta, interattiva, che sa mettersi in gioco rinunciando alla didattica frontale senza temere di abdicare alla propria funzione». (g.m.s.)

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