La Nuova Sardegna

Alghero

Un campetto da basket per Simone

di Gian Mario Sias
Un campetto da basket per Simone

La giunta concede alla famiglia del ragazzino morto in un incidente la possibilità di realizzare un playground in suo onore

22 aprile 2017
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ALGHERO. Stavolta è la vittoria della volontà contro la burocrazia. Per scrivere il lieto finale di questa storia, ispirata da una autentica tragedia e proseguita sul filo del grottesco, ci si sono messi in tre. Ma alla fine hanno avuto ragione. E grazie a loro, Simone Fertuzzi tornerà a giocare a pallacanestro nella sua Alghero. Tornerà negli assist, nei tiri, nei rimbalzi, nelle risate, nelle amicizie vecchie e nuove di tutti quei ragazzini che presto potranno giocare sul campo intitolato alla sua memoria.

Lui non c’è più. Ucciso da un pirata della strada sei anni fa. Ma il suo desiderio più grande, tornare ad Alghero per giocare a basket, sarà esaudito. Merito dell’amore senza confini di suo padre Maurizio e di sua madre Maria, ma anche della cocciutaggine di Marina Millanta. Donna di sport, di pallacanestro, di finali e grosse soddisfazioni, cresciuta a Ostia e arrivata ad Alghero dopo aver girato mezza Italia, l’ala piccola, ex Mercede e Sant’Orsola Sassari, oggi è consigliera comunale.

Da appassionata della palla a spicchi e da innamorata della Riviera del corallo, ha sposato la causa dei coniugi Fertuzzi e alla fine ha vinto: il campo si fa. C’è già la delibera di giunta.

Ci sono voluti sei anni, ma Simone Fertuzzi avrà il suo bel campo all’aperto a due passi dal mare e dal centro, in una zona trafficatissima di ragazzini e turisti. In via Giovanni XXIII, quello spazio in cemento rovinato e scolorito, su cui affaccia una gradinata desolatamente inutile, riprenderà vita grazie all’iniziativa dei genitori di Simone, che intendono regalare alla città un playground aperto tutti i giorni a tutte le ore in qualsiasi stagione dell’anno, da intitolare al loro sfortunato ragazzo e da donare ai tanti giovani che come lui amano il basket e Alghero.

Erano le sue passioni, tanto che in Riviera del corallo tornava tutte le estati, anche dopo il trasferimento nella provincia laziale. Voleva tornare ed è stato accontentato da due genitori che non si sono mai fermati e che, finalmente, hanno trovato l’alleata giusta in Marina Millanta, una dai modi spicci, poche parole e molti punti nelle mani. Così in campo e così, ora, tra i banchi della maggioranza che sostiene Mario Bruno e la sua giunta.

«Quando sono entrata in consiglio comunale ho ricevuto una mail dalla famiglia Fertuzzi», racconta l’ex giocatrice della Mercede. Lei per qualche anno ha ripreso a girare l’Italia insieme al compagno di vita, Tore Pinna, suo coetaneo, portiere e icona della Torres, che domenica diventerà il secondo di sempre come numero di presenze in maglia rossoblù. Ora è tornata ad Alghero e si impegna per le battaglie in cui crede.

Quando Simone Fertuzzi stava ad Alghero, era allievo della scuola di addestramento basket del coach Chicco Salvatore, un altro che di quel ragazzino non si è mai scordato.

Nel 2011 un incidente d’auto ha spezzato per sempre i suoi sogni e le sue speranze.

Simone, che in estate tornava sempre e si pagava le vacanze con qualche extra qua e là, è stato travolto da un’auto mentre si trovava sulla sua Fiat Punto a Guidonia.

«La vicenda mi ha toccato il cuore e ho trovato incredibile che non si esaudisse la richiesta dei genitori, che volevano realizzare a loro spese un campo da dedicargli», racconta la consigliera. «Finalmente li ho potuti chiamare per annunciargli la notizia – conclude – la giunta ha assegnato il campo di via Giovanni XXIII alla loro onlus, “Un canestro sul mare”, grazie a sindaco, giunta, gruppo consiliare, maggioranza, ma grazie soprattutto alla mia ostinazione, sono davvero contenta».

Per una abituata a vincere, era ovvio che dovesse finire così.

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