La Nuova Sardegna

Alghero

Esonda il Rio Calvia, ma è un’esercitazione

La macchina della protezione civile si è messa in moto ieri mattina per simulare un’emergenza

29 marzo 2017
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ALGHERO. L’allarme di un dissesto idrogeologico conseguente all’esondazione del Rio Calvia è partita alle 7 di ieri mattina. Il pre allerta era già scattato da lunedì sera, quando i competenti uffici regionali hanno informato il sindaco. Da Mario Bruno la notizia è stata immediatamente trasmessa al responsabile della Protezione civile comunale, il comandante Guido Calzia, e al referente, l’assistente capo Alessandro Corrias. Così ieri è stato immediatamente attivata la Centrale operativa comunale, costituita di recente, che ha base nel comando della polizia locale, in via Mazzini. Da quel momento in poi sono partite le attività operative, che hanno interessato un territorio esteso per un raggio d’azione di tre chilometri. Evacuazioni di persone e animali, soccorsi trasporti in elicottero e su strada. Una serie di attività che per fortuna erano solo simulate. Ieri è stato un giorno fondamentale per la Protezione civile del Comune di Alghero, alle prese per la prima volta con una esercitazione “Full Scale” parziale per prepararsi in caso di rischio idrogeologico. La protezione civile della Riviera del corallo viene da un’intensa attività di restyling strutturale e organizzativa e aveva bisogno di un bel rodaggio.

L’esercitazione di ieri ha permesso di testare il livello di organizzazione e di preparazione delle risorse umane messe in campo. Complessivamente, l’operazione è andata a buon fine - anche a detta di alcuni osservatori esperti, a iniziare dal responsabile della protezione civile del Comune di Sassari, l’architetto Alessandra Bertulu - e ha permesso alla macchina dei soccorsi di rilevare alcune criticità e alcuni aspetti su cui sarà necessario lavorare ancora. All’operazione “Mamuntanas”, come è stata batezzata l’esercitazione di ieri, ha coinvolto complessivamente oltre 160 unità.

Una bella prova per una struttura sostanzialmente appena nata. Alle operazioni hanno partecipato anche gli uomini dell’Aeronautica, che hanno fortemente voluto l’esercitazione.

Nell'aeroporto militare sono state accolte e accudite le persone evacuate, alle quali sono stati assegnati i posti letto e i bagni. E alla fine è stata simulata anche la fornitura dei pasti. Ma il pranzo c’è stato davvero. (g.m.s.)

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