La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, dj presunto pusher in manette. Gli inquirenti: "Si riforniva al Palladium e spacciava in altri locali"

di Gian Mario Sias
Alghero, dj presunto pusher in manette. Gli inquirenti: "Si riforniva al Palladium e spacciava in altri locali"

Le indagini svolte dai carabinieri, il giovane ora si trova agli arresti domiciliari. Secondo i militari l’uomo avrebbe acquistato ingenti quantità di cocaina

27 marzo 2017
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Acquistava all’ingrosso dal titolare di un night club e rivendeva nei locali e nelle discoteche in cui suonava. Un dj algherese, Antonio Caria, 31 anni, è stato arrestato con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato eseguito dai carabinieri della compagnia di Alghero su disposizione del giudice per le indagini preliminari di Sassari.

Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, avrebbe in particolare utilizzato uno dei locali in cui suonava più frequentemente per gestire la sua attività al dettaglio. Si tratta di un posto particolarmente conosciuto e frequentato dal popolo della notte, ma i suoi gestori e l’intera organizzazione sarebbe del tutto estranea alle indagini che da mesi stanno impegnando i militari nel contrasto dell’illegalità - e in particolare nella prevenzione e nella repressione dei reati connessi allo spaccio - nella Riviera del Corallo.

L’arresto di Antonio Caria, per il quale è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari e si trova nella propria abitazione di Alghero a disposizione dell’autorità giudiziaria di Sassari, si inserisce nel filone di indagine che lo scorso dicembre aveva portato all’arresto di Antonio Pagano, 68 anni, e di suo figlio Marcello, di 44.

Il più grande dei due è il titolare del Palladium, uno dei night più noti della città, che era stato messo sotto sequestro al termine dell’operazione portata a termine dai carabinieri. Secondo la ricostruzione delle forze investigative, Caria avrebbe acquistato da Pagano rilevanti quantità di cocaina che poi destinava allo spaccio dei locali della movida. Luoghi in cui lui si poteva e sapeva muovere con facilità e disinvoltura, senza destare particolari sospetti, proprio grazie alla sua attività di dj e di animatore.

Molti di quei locali, peraltro, sono frequentati anche da minorenni: un elemento che aggrava la sua posizione. A far scattare l’operazione erano stati i sospetti prodotti dal viavai anomalo di persone che non frequentavano abitualmente il night di via Carbia e si intrattenevano al suo interno per un tempo molto limitato, contrariamente alle abitudini della clientela più fidelizzata. Seguendo il continuo andirivieni si è arrivati alla risposta più semplice.

Il blitz

Sassari, controlli dei Nas in tutta l’isola: sequestrati 855 chili di uova e colombe di Pasqua scadute o conservate tra i topi

Le nostre iniziative