La Nuova Sardegna

Alghero

Al Comune 120 chilometri di strade delle borgate

di Gian Mario Sias
Al Comune 120 chilometri di strade delle borgate

Dopo anni di attesa passano di mano anche gli immobili di proprietà del demanio Chiesto l’aiuto economico della Regione per la risistemazione della rete viaria

15 febbraio 2017
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ALGHERO. Dopo un’attesa lunghissima, gli immobili di proprietà del demanio regionale sparsi per l’agro di Alghero passano al Comune. Non solo. L’amministrazione comunale diventa la proprietaria del sistema viario rurale della Riviera del corallo. In sé, è sicuramente una buona notizia, tanto che gli algheresi che vivono fuori dalla cinta urbana la aspettavano da anni. Non solo loro, a dire il vero, perché anche numerose parti politiche si erano impegnate in tal senso e un riordino complessivo dell’assetto stradale nell’area in cui si trovano le spiagge più affollate e conosciute di Alghero è accolto positivamente da tutti. Unica incognita: il prezzo dell’operazione per le casse comunali. Il sindaco Mario Bruno ha già chiesto alla Regione un impegno straordinario per sostenere questi oneri, che dal prossimo anno rappresenteranno un costo non indifferente. «Esisteva da oltre dieci anni una bozza di protocollo d’intesa buttata giù a suo tempo dall’ex Etfas, oggi Laore, e Comune di Alghero», racconta Bruno. «Quell’accordo non si è mai concretizzato perché prima Laore e poi la Regione hanno sempre chiesto al Comune, in cambio del passaggio di proprietà dei beni immobili, di farsi carico delle strade», spiega il sindaco. I beni tanto agognati, soprattutto dagli abitanti delle numerose borgate cittadine, coincidono in sostanza con gli edifici che oggi ospitano gli istituti scolastici e quelli che accolgono i centri sociali. Le strade in questione, che nessuno si era mai voluto accollare sino a oggi, sono invece 120 chilometri di «una rete viaria interamente da risistemare, mettere in sicurezza, riclassificare e rendere pienamente agibile», precisa Mario Bruno anche per reiterare la richiesta di supporto economico che ha rivolto a Cagliari. «La maggior parte di quelle strade nascono come private, renderle strade vicinali richiederebbe la costituzione di consorzi e i tempi andrebbero troppo lunghi», dice ancora il sindaco di Alghero. «Non sono strade agevoli, hanno bisogno di essere riasfaltate – insiste – e poi c’è da fare la segnaletica e altre operazioni di messa in sicurezza». Quantificabili in 2milioni di euro, più o meno. «Abbiamo chiesto un emendamento specifico in Finanziaria regionale – annuncia Bruno – è l’unica condizione necessaria perché noi ci possiamo fare carico di tutti quei chilometri di asfalto».

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