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Alghero, società sassarese acquista all’asta la storica Villa Mosca

di Gian Mario Sias
Alghero, società sassarese acquista all’asta la storica Villa Mosca

L’edificio del Lungomare resterà una struttura ricettiva. L’immobile era in vendita per circa 3,5 milioni di euro

13 gennaio 2017
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ALGHERO. La Lombarda Costruzioni, una società a responsabilità limitata con sede a Predda Niedda, la zona industriale di Sassari, è la nuova proprietaria di Villa Mosca. È una società del settore edile e si occupa prevalentemente della realizzazione di edifici residenziali, ma opera anche nel non residenziale.

Il travagliato percorso che ha portato alla vendita giudiziaria dello storico immobile, che si affaccia sul lungomare Dante e domina la Riviera del corallo, si è concluso così. La struttura è stata acquisita dalla srl con un fatturato di 2milioni e 402mila euro. Il passaggio di proprietà mette fine al procedimento avviato nell’estate di due anni fa. Neanche il tempo di rifarsi il look, grazie al restyling che l’aveva restituita al suo antico splendore, e nemmeno quello di farsi un nome, dato che era stata appena riconvertita alla ricettività e si stava accreditando tra gli spazi più glamour per un soggiorno in città o per un aperitivo con vista su Capo Caccia, che a villa Mosca era riaffiorato lo spettro di un destino maledetto, segnato nel passato più recente dagli incroci pericolosi con opache vicende giudiziarie. Come quando a villa Mosca, per 180mila euro di affitto al mese, si era insediata la Di.Com., società finita nel mirino della Guardia di Finanza in un’inchiesta sui finanziamenti pubblici alle imprese. Il 9 agosto del 2015 la charming house – categoria con cui il mercato dell’accoglienza indica strutture ricettive eleganti e accoglienti ma non troppo care – era stata la comunicazione del Tribunale di Sassari ad annunciare per il novembre successivo la vendita giudiziaria del delizioso villino in cima alla collinetta del lungomare Dante.

L’annuncio apparso su La Nuova Sardegna indicava come prezzo base 3milioni, 497mila euro e qualche spicciolo. Molti, moltissimi, ma certo non rispetto al valore oggettivo dell’immobile, al fatto che sia stato ristrutturato nel 2010 e che l’attività ricettiva oggi ospitata al suo interno funziona: in estate il bar e il ristorante fanno dei bei numeri e lo splendido giardino è spesso teatro di originali iniziative artistiche e culturali.

Quelle foto nella pagina delle vendite giudiziarie della vecchia magione a base ottagonale avevano spiazzato un po’ tutti. Enrico Fagioli, amministratore della Prato Verde srl di Alghero, ex proprietaria di villa Mosca, si era affrettato a spiegare che quella vendita giudiziaria era figlia di «un contenzioso con la banca che a suo tempo ci ha erogato il mutuo, ma lavoriamo per arrivare a una soluzione prima dell’11 novembre», e che «continuiamo a lavorare e investire sulla struttura con la massima dedizione». Prato Verde aveva chiesto alla Cassa di risparmio di Bologna, nel frattempo confluita nella galassia di Intesa San Paolo, di ristrutturare il mutuo in un arco di tempo più lungo, portandolo da decennale a ventennale.

Ma la corsa contro il tempo annunciata a suo tempo non è andata a buon fine.

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