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Alghero, l’inchiesta sui rifiuti accelera: ecco gli avvisi di garanzia

di Gian Mario Sias
Alghero, l’inchiesta sui rifiuti accelera: ecco gli avvisi di garanzia

Guardia di Finanza in Comune: a Sant’Anna la polizia tributaria ha acquisito una voluminosa documentazione. All’attenzione della procura della Repubblica gli atti relativi alla gara d’appalto

01 dicembre 2016
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ALGHERO. Ci sono i primi indagati nell’inchiesta sull’appalto comunale per la raccolta dei rifiuti. I militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Sassari sono tornati a Sant’Anna. Gli uomini al comando del colonello Marco Sebastiani hanno notificato i primi avvisi di garanzia e hanno portato via un bel po’ di documenti. Si spulciano tutti gli atti relativi alla predisposizione e all’espletamento della gara, le buste con le offerte tecniche e quelle economiche, i verbali, i provvedimenti di aggiudicazione e di revoca. Tutto, anni di carte e di provvedimenti che non hanno comunque portato all’assegnazione della gestione del servizio, che costerà alle casse di Sant’Anna una cifra che sfiora i 70milioni di euro in sette anni: è il più grande investimento dell’amministrazione Bruno.

L’attività del nucleo di polizia tributaria aveva preso le mosse da una indagine amministrativa che i finanzieri hanno avviato in maniera autonoma. Ma la nuova visita negli uffici comunali arriva su preciso mandato della Procura di Sassari, che ha aperto un’inchiesta e sta iniziando a stringere il cerchio. Impossibile, per ora, sapere chi e quanti sono i soggetti su cui gli uomini della tributaria hanno puntato le attenzioni, ma al momento è escluso il coinvolgimento degli amministratori. Le stranezze rilevate nella gestione dell’appalto e del suo espletamento riguarderebbero qualche dipendente comunale. Per la Riviera del corallo, l’appalto dei rifiuti è un tasto dolente, e ora rischia di provocare un terremoto giudiziario, politico e amministrativo.

L’inchiesta è destinata a prolungare i tempi di assegnazione di un servizio che viene gestito in proroga da diversi anni, senza che trovi soluzione uno dei problemi più grandi con cui hanno fatto i conti due gestioni commissariali più la giunta guidata da Stefano Lubrano e quella di Mario Bruno, che guida il Comune di Alghero dalla primavera del 2014. La vicenda del nuovo appalto inizia nel 2012 con la predisposizione del capitolato e degli atti annessi, come i regolamenti per l’espletamento della gara. L’anno scorso il servizio è stato aggiudicato ad Ambiente 2.0, consorzio di cui fa parte Aimeri, aggiudicataria del vecchio appalto, che ha gestito in proroga sino a pochi mesi fa. Ma l’aggiudicazione era stata contestata da De Vizia Transfer, esclusa dalla commissione aggiudicatrice e da Ciclat, seconda classificata, secondo cui Ambiente 2.0 non doveva essere ammessa perché Aimeri «non ha dichiarato diverse risoluzioni contrattuali con più amministrazioni per errori professionali in servizi analoghi», come aveva sentenziato il Tar Sardegna. Ambiente 2.0 ha impugnato il pronunciamento del Tar davanti al Consiglio di Stato, che ha rinviato a fine marzo. Intanto il servizio è stato prorogato ad Aimeri, ma EnergeticAmbiente ha affittato il ramo d’azienda ed è diventata titolare del contratto col Comune.

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