La Nuova Sardegna

Alghero

I consiglieri del M5S attaccano il sindaco: dovrebbe dimettersi

di Gian Mario Sias
I consiglieri del M5S attaccano il sindaco: dovrebbe dimettersi

Graziano Porcu e Roberto Ferrara danno i voti a Mario Bruno «Noi un salto nel buio? Siamo l’unico paracadute per la città»

20 ottobre 2016
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ALGHERO. Punto primo. «Il sindaco non sta governando bene e dovrebbe dimettersi». Punto secondo. «Se votassimo contro un provvedimento a prescindere, saremmo come gli altri partiti, con cui invece non abbiamo niente a che spartire». Punto terzo. «Chi pensa che fare così significhi stare con il sindaco non capisce, e ignora il fatto che facebook è una cosa e l’amministrazione un’altra». Punto quarto. «Per il Pd siamo un salto nel buio? Noi siamo l’unico paracadute per Alghero, la sola forza che lavora per creare una valida alternativa, gli altri gridano e litigano, ma passare il tempo a chiedere le dimissioni del sindaco non li porterà da nessuna parte».

Graziano Porcu e Roberto Ferrara, i due consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle, indossano l’elmetto e vanno in trincea. I loro affondi sono per il sindaco. «In questi due anni e mezzo Alghero è rimasta al palo – dicono – con il Movimento Cinque Stelle la città non avrebbe perso questa occasione». Criticano le opposizioni e rispondono al Pd, che li ha descritti come un’incognita da temere, ma non si sottraggono al tema dei malumori interni al loro movimento. «Siamo pronti ad andare anche domani dal notaio per rassegnare le dimissioni», è il messaggio rivolto a quella parte di grillini catalani che li accusa di essere troppo morbidi e collaborativi. «La maggioranza dei consiglieri sta con Mario Bruno – è la loro spiegazione – e noi non possiamo fare altro che lavorare, dentro il consiglio e le commissioni, per fare in modo che le cose possano cambiare». Nell’ultimo mese, al Movimento Cinque Stelle di Alghero è successo di tutto. Dal passaggio in città del tour di Alessandro Di Battista, il parlamentare che gira il paese in moto per dire no al referendum, all’incontro pubblico con la propria base per raccontare dell’attività svolta in consiglio comunale dai due consiglieri grillini, dalle beghe tra i due meetup cittadini alle critiche rivolte al gruppo consiliare da una parte degli attivisti, sino all’attacco sferrato dai vertici del Pd, secondo cui il sindaco starebbe producendo uno sfacelo tale da creare le condizioni per costringere la città a un salto nel buio «come a Porto Torres», dove amministra un sindaco pentastellato alla guida di una giunta monocolore. «Il nostro fine è il bene della comunità, siamo entrati nelle istituzioni perchè vogliamo migliorare, non vogliamo distruggerle con le bombe atomiche, ma fare in modo che siano ben governate, nell’interesse della città», spiegano Roberto Ferrara e Graziano Porcu. «Siamo persone oneste e dobbiamo onestà a chi ci ha votato, con l’aiuto dei cittadini proponiamo mozioni e interrogazioni – dicono – cerchiamo di mettere i bastoni tra le ruote a chi amministra la città, ma lo facciamo con argomenti seri». Per esempio, «parliamo di case popolari, di rifiuti, di disoccupazione – proseguono – anche se qualcuno pretende che andiamo in aula a testa bassa, continuando a chiedere le dimissioni del sindaco, che non arriveranno». Quello, semmai, «lo lasciamo fare agli altri, la nostra politica è lontana da quella rissosa e scostante del Pd e delle sue correnti – concludono – noi facciamo opposizione proponendo soluzioni, provando a dare suggerimenti che restano inascoltati da una maggioranza fallimentare».

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