La Nuova Sardegna

Alghero

Maggioranza all’attacco sui comitati di borgata

di Gian Mario Sias
Maggioranza all’attacco sui comitati di borgata

I capigruppo sparano a zero contro gli esponenti delle frazioni rurali «Non rappresentano nessuno e fanno polemiche davvero indecenti»

24 settembre 2016
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ALGHERO. Dritto. «I comitati di borgata ormai sono rappresentativi dei soli presidenti e di qualche gruppo politico ben individuato». Gancio. «Peccato sprecare tanto tempo in inutili e sterili contrapposizioni». Montante. «Le loro accuse sono indecenti». A sferrare la serie da ko sono i capigruppo della maggioranza di via Columbano. Abbandonati i panni degli incassatori, dopo un periodo piuttosto lungo in cui hanno lasciato perdere una serie di attacchi senza esclusione di colpi, Pietro Sartore, Giuseppe Fadda, Alessandro Loi e Giampietro Moro mostrano i denti e sparano ad alzo zero contro i comitati di borgata di Sa Segada e Tanca Farrà, di Maristella e di Guardia Grande e Corea.

Nei giorni scorsi l’ultimo affondo dalle frazioni rurali di Alghero, che da sempre lamentano un trattamento da cittadini di seconda serie e che con l’attuale amministrazione non sono mai stati particolarmente indulgenti, ha riguardato l’abisso che passa tra il valore del contributo che il territorio assicura alle casse comunali in termini di tassa di soggiorno e la qualità dei servizi ottenuti in cambio. Facendosi portavoce del tessuto economico e in particolare degli operatori alberghieri e del turistico ricettivo, i comitati avevano annunciato azioni clamorose, compresa la possibilità che qualcuno smetta di pagare quella tassa.

«Sono accuse ingiuste e strumentali, irrispettose del corretto rapporto tra cittadini e amministrazione – è la replica dei capigruppo – con le amenità di questa protesta, il ristretto gruppo si autoproclama partito politico di opposizione». Secondo Sartore, Fadda, Loi e Moro, «bacchettare tutto e tutti è senza senso e sfiora il ridicolo, sarebbe ora di pensare realmente al bene delle borgate algheresi, che meritano ben altro». Nei giorni scorsi dai comitati di borgata era arrivata anche una sonora bocciatura per “Mondo rurale”, la manifestazione dedicata alla cultura e all’economia agricola della Riviera del corallo, in rampa di lancio per il secondo anno di fila. «Le priorità da risolvere sono altre», avevano detto.

Un’uscita alla quale replica i consigliere di maggioranza Mario Nonne, anche lui espressione delle borgate, dove vive e di cui si sente parte integrante. «Chi pensa di rappresentare le borgate strumentalizza ogni atto dell’amministrazione, questo dispiace – dice – invece penso che “Mondo rurale” sia patrimonio della città e per questo rivolgo ai rappresentanti dei comitati di borgata l’invito a deporre l’ascia di guerra e partecipare attivamente all’organizzazione e alla buona riuscita della manifestazione». La replica arriva in meno di mezza giornata. «Se non vogliono sentire critiche mantengano le promesse».

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