Le borgate chiedono lumi sulla tassa di soggiorno
La protesta di Sa Segada, e Tanca Farrà, Maristella, Guardia Grande e Corea «Il Comune ha incassato 300mila euro ma non abbiamo ricevuto alcun servizio»
ALGHERO. «Solo nel 2015 il nostro territorio ha versato 300mila euro di tassa di soggiorno nelle casse comunali, ma non abbiamo ricevuto in cambio nessun servizio, è una spesa ingiustificata». La bordata dei comitati di borgata di Sa Segada e Tanca Farrà, di Maristella e di Guardia Grande e Corea nei confronti dell’amministrazione comunale chiama in causa gli albergatori e i gestori delle altre strutture ricettive dell’area del Parco di Porto Conte. «Una tassa controversa, osteggiata e infine accettata, con la speranza degli imprenditori turistici che i proventi sarebbero stati spesi per garantire migliori servizi ai visitatori», spiegano i rappresentanti degli insediamenti rurali a ridosso del Parco naturale regionale. E invece quei soldi, denunciano, «si sono volatilizzati, si sono trasformati nell’ennesimo grande colpo ai danni di Porto Conte e delle borgate». Parole nette per una presa di posizione assunta in difesa delle numerose strutture ricettive situate sul tratto di costa a nord di Fertilia e delle zone agricole. «Alghero è uno dei comuni più estesi della Sardegna, alcuni luoghi distano anche venti chilometri dal centro cittadino – spiegano gli autori della clamorosa protesta – si parla di realtà molto diverse tra loro, ognuna necessita di attenzioni specifiche». Ma anche quest’anno non è andata così. «È l’ennesima occasione persa dal Comune per valorizzare Porto Conte – dicono – quest’area si sente trattata come una vacca da mungere fino allo stremo delle forze». L’elenco delle doglianze è piuttosto lungo. «Cassonetti strabordanti di rifiuti per settimane, vere e proprie bombe ecologiche abbandonate a cielo aperto, topi festanti, verde e luoghi pubblici trascurati, per non dire ignorati», è l’accusa che muove tanta rabbia. «E a niente sono servite le tantissime proteste di turisti indignati, molti dei quali hanno scritto all’amministrazione ma non hanno ricevuto alcuna risposta». «Abbiamo raccolto l’insoddisfazione dei titolari delle strutture ricettive – rivelano - affermano di non aver visto interventi che possano giustificare l’esborso della tassa di soggiorno da parte dei propri clienti». Secondo loro, neanche i problemi di un servizio di raccolta di rifiuti in continua proroga può giustificare una situazione del genere. «Anche in altri Comuni d’Italia Aimeri è in proroga, ma non sono nelle stesse inaccettabili condizioni di Alghero – spiegano – qui il disastro è sotto gli occhi di tutti, il territorio muore inesorabilmente, forse non è chiara la catastrofe che sta subendo questa città». Ecco perché li abitanti delle frazioni rurali di Alghero richiamano l’intera giunta e la maggioranza consiliare «a una maggiore responsabilità, consapevolezza e attenzione verso le priorità del territorio». E chiedono all’opposizione «azioni eclatanti per sollecitare immediati interventi e risvegliare la maggioranza».