La Nuova Sardegna

Alghero

Aree dunali di Alghero vietate a chioschi e stabilimenti balneari

Gina Mario Sias
La spiaggia di Porticciolo
La spiaggia di Porticciolo

Nuova ordinanza del sindaco, la protesta della Confcommercio

14 luglio 2016
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ALGHERO. Tra gli operatori turistici di Alghero inizia a farsi largo l’ipotesi che a qualcuno non piaccia l’estate e tutto ciò che ne deriva in termini di turismo. Gente, caos, musica, traffico, ristoranti affollati. Insomma, tutta un’altra città, questa Alghero, rispetto a quella silente e sonnacchiosa che da ottobre ad aprile va in letargo e vive di rendita. C’è anche chi arriva a sostenere che ci sia qualcuno al quale non piace proprio questa amministrazione, e che perciò farebbe di tutto per metterla in imbarazzo.

Si spiegherebbe così, in un modo o nell’altro, la straordinaria e improvvisa escalation di provvedimenti che, al netto del dovere di rispettare e far rispettare le leggi, stanno mettendo in difficoltà il sindaco Mario Bruno e la sua maggioranza, ma anche e soprattutto il sistema economico e alcune categorie di imprese in particolare. Insomma, per la gran parte degli interessati, fermo restando il principio supremo dell’osservanza delle regole, c’è «un oggettivo problema di tempestività e di opportunità».

Il caso più recente, che nelle ultime ore ha scatenato una ridda di polemiche. Lo scorso 8 luglio, pochi giorni fa - in piena estate e in piena stagione turistica, come se già non ci fossero abbastanza problemi - il Comune ha messo definitivamente la parola fine al caso sollevato dai gestori del camping Porticciolo, affermando che in nessun modo le superfici occupate da dune e compendi dunali, compresa la fascia di rispetto che di norma dista cinque metri dal piede del settore dunale, potranno ospitare chioschi e servizi balneari  lungo tutto il litorale algherese. Tradotto: quello che è successo al Porticciolo può succedere a chiunque, dal lido di San Giovanni a Capo Caccia. La notizia non ha gettato nello sconforto il Gruppo di intervento giuridico.

«La Porticciolo srl sa che cosa deve fare per ottenere la concessione demaniale», è il commento. «La motivazione del provvedimento di dichiarazione di improcedibilità è stata estremamente chiara – aggiunge l’associazione ambientalista – chioschi e servizi balneari non si possono mettere sulle dune».

Contro la linea della fermezza, che crea un precedente e da il “la” a possibili contestazioni dalle quali il Comune potrebbe uscire con le ossa rotte, dato che sino a ieri il camping Porticciolo e tutti gli altri hanno operato secondo le autorizzazioni rilasciate, è la Confcommercio di Alghero. «Non capisco cosa ci sia da esultare», dice Massimo Cadeddu, leader dei commercianti della Riviera del corallo. «Imprese che chiudono, posti di lavoro che vengono meno, un’offerta di servizi turistici sempre più scarsa e ci permettiamo il lusso di prendere simili provvedimenti in piena estate», accusa. La frecciata è agli uffici comunali. «Io mi auguro che l’amministrazione abbia la forza e la volontà di sospendere quel provvedimento sino alla conclusione della stagione turistica – chiede Cadeddu – in attesa che venga approvato il Piano dei litorali, che è fondamentale anche per questo motivo». Senza scordare, aggiunge Cadeddu, «che si stanno mettendo in croce attività che garantiscono un fondamentale servizio di salvamento, guardiania e servizi igienici, sopperendo alle carenze della pubblica amministrazione».

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