La Nuova Sardegna

Alghero

Protesta dei commercianti contro Governo e Regione

di Gian Mario Sias
Protesta dei commercianti contro Governo e Regione

Avvio di stagione negativo, nasce il comitato “Salviamo l’aeroporto di Alghero” Sotto accusa il decoro cittadino, il verde pubblico e l’annosa guerra dei tavolini

23 giugno 2016
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Il coefficiente di riempimento degli alberghi sarà anche migliorato, ma ad Alghero non festeggia nessuno. Di sicuro non fanno festa ristoratori, gestori di bar e locali, commercianti del centro e operatori della ricettività extralberghiera. I loro numeri sono più alti, ma iniziano con il segno meno. Diminuiscono gli arrivi, calano gli affari, crolla il fatturato.

Un esame impietoso, che ha una sola spiegazione. «Lo smantellamento in atto dell’aeroporto di Alghero ci sta mettendo in ginocchio», gridano in coro. Sono atterriti, ma anche molto determinati a far sentire la loro voce. La sala parrocchiale di piazza Pasqual Gallo non fatica più di tanto a ospitarli tutti, ma non riesce a contenere la loro esasperazione. Alla fine non sono neanche pochi – sicuramente più di cento – ma sono niente rispetto al livello di preoccupazione e di rabbia che da facebook rimbalza sui giornali e da lì nei bar e in ogni angolo della città. Stavolta a convocarli è il Centro commerciale naturale “Al centro storico”, che raggruppa 61 esercizi commerciali tra abbigliamento, gioielleria, artigianato, servizi, bar, ristoranti, pizzerie e affini. Arrivano alla spicciolata.

In teoria i temi all’ordine del giorno potrebbero essere tantissimi, perché nei giorni scorsi i commercianti algheresi hanno manifestato a più riprese insofferenza per i problemi di igiene, di decoro urbano e di cura del verde pubblico, per non parlare dell’ormai classica “guerra dei tavolini”. Invece, numeri alla mano, il vero problema su cui si concentra l’assemblea spontanea di piazza Pasqual Gallo è il crollo dei numeri sul turismo. Con toni differenti e in ordine variabile, sul banco degli imputati finiscono il Governo, la Regione, il Comune e i vertici di Sogeaal. Qualcuno, per sintetizzare, dà colpa al Pd e alla strategia “di filiera”, «che va da Roma ad Alghero passando per Cagliari con la sola intenzione di mandare in crisi l’aeroporto e tutto il territorio per avvantaggiare l’asse tra Olbia e il Capo di Sotto». Tenere la politica fuori dall’incontro è impossibile. E forse non è neanche quello l’obiettivo. Anzi, la porta del centro commerciale naturale e dei suoi partner resta aperta per tutti. Come sottolineano in molti, dai giovani commercianti pronti a fare le barricate agli esperti di turismo e di trasporti che professano più pragmatismo, «dobbiamo essere uniti, e vale anche per gli altri Comuni del territorio, occorre far sentire la nostra voce, far capire chiaramente che l’aeroporto non si tocca».

Il primo passo è la nascita di un comitato che si chiama “Salviamo l’aeroporto di Alghero”. «Ma l’inizio della stagione – assicurano i commercianti – è davvero in salita».

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative