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Alghero, ancora "guerra dei tavolini": lo storico bar Milese chiuso per 5 giorni

Gianni Olandi
Alghero, ancora "guerra dei tavolini": lo storico bar Milese chiuso per 5 giorni

Il Comune adotta la linea dura per quanto riguarda le concessioni demaniali. Nuova tegola anche su Quintilio per il quale è stato chiesto lo sgombero

19 giugno 2016
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ALGHERO. Sant’Anna adotta la linea dura per quanto riguarda le concessioni demaniali. Nella guerra infinita dei tavolini stavolta è finita la nota focacceria Il Milese di via Garibaldi, da anni al centro di un contenzioso con l’amministrazione comunale con diversi ricorsi presentati al Tar di Cagliari, sentenze alterne, il tutto per una questione di spazi esterni.

Il provvedimento notificato dalla amministrazione comunale dispone la chiusura per cinque giorni dell’attività per il reiterato accertamento, secondo il Comune, di violazioni nell’utilizzo del suolo pubblico. In contenzioso, che vanta già un voluminoso dossier di atti legali e giudiziari, sarebbe arrivato a un provvedimento così drastico come quello della chiusura in quanto per ben tre volte sarebbero stati accertati “sconfinamenti” dagli spazi in concessione. La materia del contendere sarebbe di una sessantina di centimetri. Cinque giorni di chiusura, da sottolineare, in piena stagione estiva.

E sempre in tema di concessioni demaniali, stavolta marittime, una nuova tegola sembra abbattersi sulla attvità di ristorazione Ace Ristobar di Andrea Pinna situata sul tratto di scogliera all’uscita della città, a sud di Calabona. Una determinazione del dirigente e segretario comunale, Luca Canessa, impone all’esercizio, ottenuto in gestione dalla società Bar Quintilio di Michele Quintilio, di sgomberare entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento.

Provvedimento assunto in quanto, in seguito alla riperimetrazione dell’area, la Quintilio non sarebbe titolare di alcuna concessione demaniale marittima e, di conseguenza, la Ristobar non può esercitare, nonostante un contratto regolarmente sottoscritto e depositato, in assenza appunto dell’autorizzazione. Lo stesso sito, vale la pena ricordarlo, è stato al centro di diversi provvedimenti amministrativi e penali e di una indagine della Guardia di Finanza in relazione a presunti abusi edili realizzati nel perimetro di competenza. Indagine conclusasi con il sequestro dell’area ora respinto dal tribunale di Sassari dottoressa Teresa Castagna che ne ha ordinato la rimozione. Ma non solo: alla Ristobar è stata revocata da licenza per la somministrazione bevande e ristoro.

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