La Nuova Sardegna

Alghero

«Le società sportive subiscono i tagli, troveremo soluzioni»

di Gian Mario Sias
«Le società sportive subiscono i tagli, troveremo soluzioni»

Antonello Usai cita l’esempio virtuoso di rugby e tennis «Le squadre potrebbero accedere a finanziamenti pubblici»

31 maggio 2016
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ALGHERO. «Non c’è niente di meglio che denunciare la verità». La sincerità del vicesindaco e assessore comunale dello Sport, Antonello Usai, è una mano tesa verso i dirigenti sportivi di Alghero, che nei giorni scorsi hanno indicato la carenza di impianti e nelle pessime condizioni di quelli esistenti tra le principali cause del flop dello sport cittadino. «Da molti anni lo sport non ha una guida certa ed è vittima di un taglio dei finanziamenti che non riguarda solo le strutture, ma tutte le politiche a sostegno dell’attività sportiva, di cui è stato disconosciuto il ruolo e la funzione sociale», è l’ammissione di Usai. Politico e dirigente di esperienza, Usai affronta questa nuova missione con realismo e la tenacia del centravanti. Come quando giocava, anche in Serie D, o quando da presidente ha portato in quella categoria il Fertilia. «Lo sport può essere una soluzione a molti problemi, dalla devianza giovanile alla prevenzione sanitaria – afferma l’assessore – ma oggi prevalgono logiche di contenimento della spesa di cui questo settore è vittima». Detto subito che la politica è in debito con lo sport, Antonello Usai è altrettanto chiaro nel descrivere le casse comunali. «La situazione è pesantissima, dai tagli dei trasferimenti di Stato e Regione – premette – al credito dei tributi non versati, che si aggira intorno ai 69milioni di euro». Una soluzione va trovata, «stiamo parlando di un esercito di 8mila e 800 praticanti di ogni età e di ogni disciplina», precisa. «Fortunatamente ad Alghero esistono dei modelli, delle società che per prime hanno abbandonato la pretesa che possa fare tutto il Comune – dice Usai – e hanno investito, si sono dati un’organizzazione, fino a ottenere risultati importanti anche in campo internazionale». Partendo da questi esempi, tra i quali l’assessore cita il rugby, il tennis e il calcio giovanile, «ho chiesto e ottenuto al sindaco e alla giunta di dare una svolta», annuncia. La soluzione va nella stessa direzione indicata qualche giorno fa dai massimi esponenti del mondo sportivo algherese. «Procederemo con delle manifestazioni di interesse attraverso cui concedere alle società la gestione degli impianti in comodato d’uso – è la scelta – si tratterà di contratti di 10 o 15 anni, che consentano ai gestori di accedere ai finanziamenti delle istituzioni pubbliche sportive, come il Coni e il Credito sportivo». Con un impianto a disposizione sarà più semplice programmare, fare attività di avviamento allo sport con i più piccoli e individuare tempi e modi per produrre economie. «In città ci sono 30 impianti che ogni anno avrebbero bisogno di 6 milioni di euro di manutenzione», è l’ultima riflessione di Antonello Usai. «Una città che si sta candidando a recitare un ruolo importante sul piano della cultura e dello sport deve cambiare passo – conclude – siamo stati precursori in moltissime discipline, ora bisogna trovare le ragioni per ripensarsi e seguire nuovi modelli di organizzazione».

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