La Nuova Sardegna

Alghero

Fertilia: cineteatro e casa del fascio, pronte le carte per il recupero

di Sergio Ortu
Fertilia: cineteatro e casa del fascio, pronte le carte per il recupero

Consegnate in Regione le schede i dettaglio dei due immobili che attendono dallo scorso anno il passaggio definitivo a patrimonio comunale

24 maggio 2016
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ALGHERO. Entro l’anno potrebbe esserci, il condizionale è sempre d’obbligo, una volta nell’iter di avanzamento del progetto di rilancio e riuso turistico di Fertilia. Nei giorni scorsi infatti, l’assessorato all’urbanistica del Comune ha finalmente consegnato in Regione la scheda di dettaglio per il recupero funzionale e strutturale dei due immobili che attendono dallo scorso anno il passaggio definitivo a patrimonio comunale: l’ex cineteatro e l’ex casa del fascio di via lungomare Rovigno.

Si tratta di un passaggio fondamentale frutto di una concertazione piuttosto complessa e che si era arenata sulla questione del valore urbanistico di un lotto di terreno anch’esso oggetto di passaggio al comune che rappresenta lo strumento di permuta per il futuro bando rivolto a costruttori e imprenditori per la ristrutturazione dei due immobili storici. Non era chiaro insomma quanti metri cubi si potessero realizzare sul terreno in questione, cosa di non poco conto, visto che rappresenta la perla da cedere in cambio ai privati per il recupero funzionale di teatro e ex casa del fascio destinati a diventare edifici di pubblica utilità ed in particolare sede della scuola regionale di cinematografia.

«Dopo lungaggini del passato e infiniti intoppi sono stati rendicontati anche i primi 100mila euro anticipati nel 2011 per realizzare parte del laboratorio di progettazione, così da avere il via libera dagli uffici regionali all’utilizzo della restante parte dei fondi (un milione e 900 mila) per il recupero dei tanti immobili di interesse strategico abbandonati da troppi anni da parte dello Stato – spiega il neo assessore Antonello Usai – potremo dunque partire anche con il bando che andrà in pubblicazione entro il 2016 così come nei prossimi mesi si definirà lo strumento migliore per attuare il piano d’interventi».

Insomma un passo in avanti che si spera possa essere finalmente quello giusto. Intanto gli abitanti della borgata attendono notizie sul futuro dell’hotel Bellavista. Dopo il recente rogo, l’idea che l’immobile in pieno centro storico continui ad essere terreno di scorribande notturne preoccupa la popolazione. «La Regione deve muoversi a metterlo in vendita – chiedono i residenti della zona di via Pola – deve tornare a funzionare come albergo producendo posti di lavoro e indotto turistico per la borgata. Non si può permettere che un immobile di tale valore economico rischi di diventare solo rifugio di topi, piccioni e vandali».

Un occhio è rivolto anche al vecchio palazzo Doria un immobile totalmente abbandonato da decenni che potrebbe essere anch’esso valorizzato e venduto.

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