La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, rimozione delle alghe: blitz dei Noe

di Gian Mario Sias
Alghero, rimozione delle alghe: blitz dei Noe

Sopralluogo al lido di San Giovanni dove è in corso la rimozione della posidonia spiaggiata. Sanzionata la ditta

20 maggio 2016
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ALGHERO. La raccolta delle alghe finisce nel mirino dei Noe. Tre giorni fa i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Sassari hanno effettuato un sopralluogo nel lido di San Giovanni, dove da alcuni giorni sono in corso le operazioni di rimozione dall’arenile della posidonia spiaggiata. Si tratta di un fenomeno naturale che si ripete ogni anno e ogni anno porta con sé polemiche, proteste e la difficoltà a individuare una soluzione applicabile ogni primavera, sostenibile sul piano ambientale ed efficace rispetto alle esigenze dell’economia turistica, che di questi tempi ha decisamente tutt’altro a cui pensare.

I militari hanno sanzionato la società che si è aggiudicata l’appalto e che sta eseguendo i lavori di pulizia. Secondo quanto emerso nel corso dei rilevamenti compiuti dagli uomini del Noe, la ditta Angelo Calvisi stava procedendo senza rispettare le disposizioni regionali previste per questo tipo di interventi, che sono contenute nella determinazione 942 del 2008. In particolare, sarebbe stata rilevata l’infrazione commessa rispetto alla prescrizione di intervenire fino a una profondità massima di 10 centimetri dal livello di superficie. Attenendosi alle disposizioni del codice della navigazione, i carabinieri gli hanno comminato una sanzione amministrativa.

I controlli del Noe andranno avanti anche in questi giorni. I carabinieri sono intenzionati ad approfondire altri aspetti operativi che nel corso del sopralluogo sono sembrati poco chiari. In particolare andrà verificato se gli operai abbiano contravvenuto ad altre disposizioni, come quella che impone di rimuovere solo la posidonia secca e non quella bagnata, o quella che prescrive l’utilizzo di mezzi specificamente attrezzati per interventi del genere. Per la precisione, andrà verificato se la società che esegue i lavori dispone dei mezzi idonei, che per legge devono essere muniti di particolari griglie necessarie servono per setacciare le alghe e separarle dalla sabbia, che non può e non deve essere rimossa.

È molto probabile che i militari si presentino anche in Comune, per spulciare le carte e verificare che l’appalto aggiudicato di recente tenesse conto delle disposizioni normative in materia e delle prescrizioni sul cui rispetto aleggiano diversi dubbi. I controlli del Noe saranno comunque estesi a tutto il litorale della Riviera del corallo e del territorio, con l’obiettivo di una mappatura completa della situazione, degli interventi realizzati e delle eventuali contravvenzioni commesse. Oltre a quelle del Noe, l’intervento eseguito in questi giorni ha attirato anche le attenzioni degli ambientalisti, che avevano protestato vivacemente per la presenza in spiaggia di mezzi pesanti, compresi alcuni cingolati. Dieci giorni fa la ciclica vicenda della rimozione delle alghe dalle spiagge algheresi era stata invece oggetto delle polemiche a opera di alcuni albergatori e altri operatori turistici, che lamentavano i gravi ritardi con cui si stava procedendo. In questo periodo dell’anno, era stata la lamentela, storicamente la pulizia delle spiagge era stata già completata, mentre sino a due settimane si era provveduto alla rimozione dei rifiuti accumulati durante l’inverno, ma i lavori per l’eliminazione della posidonia non erano ancora iniziati. Al di là degli aspetti giudiziari e di quelli ambientali, il problema sollevato dagli operatori della filiera delle ricettività riguardava la presenza di un cantiere aperto proprio mentre iniziano ad arrivare i primi turisti.

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