La Nuova Sardegna

Alghero

Pili: «Ad Alghero via il carcere, dentro gli immigrati». Ma arriva la smentita

di Gian Mario Sias
Pili: «Ad Alghero via il carcere, dentro gli immigrati». Ma arriva la smentita

Il Dap conferma la presenza del vice capo De Pascalis. «Era a Mamone, Isili e Is Arenas. Mai passato ad Alghero»

01 maggio 2016
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ALGHERO. È giallo, ma neanche troppo, sul destino del carcere di Alghero. «Chiudono il carcere Alghero e realizzano un centro accoglienza per 300 migranti». A innescare il corto circuito è il deputato di Unidos, Mauro Pili, con un post sul suo profilo facebook. «Sbarca domani ad Alghero il vicecapo nazionale del Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria», annuncia Pili, indicando ieri come il giorno del blitz decisivo per la chiusura della struttura di via Vittorio Emanuele. Secondo le informazioni in suo possesso, la visita «è stata preceduta due giorni fa da una commissione interna del Dap». La sua accusa è circostanziata. «Appena 60 detenuti, troppi costi e soprattutto la possibilità di utilizzarlo senza perdere tempo per ospitare 300 migranti – scrive – con questi dati il vicecapo del Dap affronta la missione preparata con un sopralluogo, due giorni fa, di un comitato di architetti e ingegneri inviati dai ministeri dell’interno e della Giustizia, che si è svolto in notturna per verificare la fruibilità della struttura 24 ore su 24». E ancora. «Ospitando il carcere 60 detenuti, può essere chiuso perché la tabella ne prevede almeno 100 per lasciarlo aperto – insiste Pili – il ministero della Giustizia l’ha svuotato per questo obiettivo». A far accelerare l’operazione, «la decisione di mandare in Sardegna un nuovo rilevante contingente di migranti – conclude Pili – si tratta dell’ennesimo scellerato tentativo del governo di trasformarla in un mega campo di isolamento per migranti nel centro del Mediterraneo e bloccare pressioni verso il Nord Italia e il Brennero». Il primo a replicare all’ex presidente della Regione è il sindaco Mario Bruno. «Non è pensabile che il carcere possa essere riutilizzato per ospitare migranti – dice – la struttura sorge nel pieno centro della città e una sua eventuale dismissione e riconversione deve necessariamente trovare il pieno e convinto coinvolgimento dell’amministrazione e dei cittadini». Col passare delle ore anche la sua presa di posizione viene derubricata perché la notizia cui fa riferimento si sgonfia malamente. «Non ho notizie di sopralluoghi, né del fatto che sia in atto un progetto del genere», si limita ad affermare tra il perplesso e lo stupito Elisa Milanesi, direttore della casa di reclusione. A tarda sera, la replica del provveditorato è di tutt’altro tenore. «Si tratta di una notizia assolutamente falsa», è la replica alla denuncia di Mauro Pili. «Il vicecapo del Dipartimento, Massimo De Pascalis, ha visitato il carcere di Cagliari e le colonie di Mamone, Isili e Is Arenas, poi si è imbarcato da Olbia, ad Alghero non è neanche passato». Non solo. «Il disegno annunciato è totalmente privo di fondamento – è la versione ufficiale – De Pascalis è stato in Sardegna per verificare la fattibilità del progetto “Galegiotto” per la vendita dei prodotti realizzati nelle colonie». Giallo risolto. Bastava chiedere.

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