La Nuova Sardegna

Alghero

Tedde: «Architettura fuori dai fondi per le decentrate»

di Gian Mario Sias
Tedde: «Architettura fuori dai fondi per le decentrate»

Il consigliere regionale di Fi al sindaco che ha dato per certo il finanziamento Cecchini: «Creiamo un polo di alta formazione nella futura rete metropolitana»

10 febbraio 2016
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ALGHERO. «Il Dipartimento di Architettura continua a rimanere fuori dal fondo per l’Università decentrata«». A denunciarlo è Marco Tedde, che risponde così in maniera neanche troppo indiretta al sindaco di Alghero, Mario Bruno, che una settimana fa aveva indicato l’inserimento del Dipartimento algherese tra le sedi finanziate dalla Regione con legge ad hoc. Interpellato sulla questione, Arnaldo Cecchini, storico docente del Dipartimento, uno di quegli uomini al quale si deve la crescita esponenziale di Architettura ad Alghero, sorvola con grande abilità sulle beghe politiche della Riviera del corallo, ma indirettamente dà ragione allo scetticismo del vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale. «Quella è una nostra battaglia e sarei ben contento di portare a casa il risultato – dice Cecchini – ma ad oggi non mi risulta che sia stato compiuto alcun passo lungo quel percorso di condivisione progettuale che doveva coinvolgere la Regione, i Comuni che ospitano le sedi universitarie e, ovviamente, i due atenei».

Secondo Tedde la speranza di Cecchini è mal riposta perché «il fondo è stato addirittura ridotto di 140 mila euro». Cecchini guarda oltre. Nella sua prospettiva i soldi sono sicuramente importanti. «Il finanziamento di 300mila euro che abbiamo ricevuto dalla quota spettante all’ateneo di Sassari del fondo indistinto per le Università sarde, basta a malapena ad attendere alle spese di gestione della struttura amministrativa e burocratica – spiega – ma ci mancano i soldi necessari per parlare di tutto il resto, che mi pare essenziale». Da qui parte la richiesta che Cecchini rivolge alla Regione, ma anche all’Università di Sassari e a tutto il territorio. «Esattamente come è stato fatto per Olbia, dove si è investito per il polo universitario, bisogna capire che cosa si vuole fare di Alghero – afferma –:da questo punto di vista più che economico il problema è politico». Nel senso che per Cecchini «si tratta di decidere se questa sede decentrata di Alghero ha un senso oppure no». La sua idea da questo punto di vista, è chiarissima, come la proposta che lancia. «L’ho detto mille volte e lo ripeto, non c’è futuro per Architettura se non ad Alghero – premette – ma avere una sede decentrata che fa una didattica e produce un’attività culturale di qualità richiede che tutti facciano la loro parte». 

Per Cecchini, ragionarci sopra «sarebbe di interesse della nascente “rete metropolitana”, che dovrebbe avere un suo punto di forza e una ragione d’essere nel disegnare un sistema di alta formazione, distribuito nel territorio, che faccia perno su tre poli – propone – perché ai due poli di Alghero e Sassari si potrebbe aggiungere un polo a Porto Torres sulle tecnologie delle bonifiche e della green economy». Il dibattito è aperto.

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