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Tavolini all’aperto, Confcommercio contro ambientalisti

Tavolini all’aperto, Confcommercio contro ambientalisti

ALGHERO. «Il regolamento vigente in materia di occupazione del suolo pubblico, rispetto al quale stiamo solo chiedendo alcune piccole modifiche, è figlio di una serie di passaggi fatti con diversi...

09 febbraio 2016
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ALGHERO. «Il regolamento vigente in materia di occupazione del suolo pubblico, rispetto al quale stiamo solo chiedendo alcune piccole modifiche, è figlio di una serie di passaggi fatti con diversi attori economici, sociali e culturali di Alghero, a iniziare dai comitati dei cittadini e dalle associazioni ambientaliste». Il presidente di Confcommercio Alghero, Massimo Cadeddu, replica per le rime al comunicato diffuso nei giorni scorsi da Wwf e Legambiente. «Siamo pronti a discutere su qualsiasi cosa tranne sui no preconcetti nei confronti dei tavolini all’aperto. Non ci sembra che da parte loro ci sia lo spirito più adatto a un argomento del genere», precisa Cadeddu a proposito della richiesta che le due associazioni rivolgono al Comune affinché convochi la Consulta comunale per lo sviluppo economico e il lavoro e promuova quella come sede di dibattito sulle modifiche al regolamento. Secondo Legambiente e Wwf, la bellezza degli arredi all’aperto, come tavoli, sedie e tendaggi, deve essere congrua a quella del paesaggio urbano. Al bando plastiche scadenti e prodotti malamente “brandizzati”, chiedono. Ma anche su questo punto, il leader dei commercianti catalani è perentorio. «Sfido chiunque a fare un giro in città, soprattutto in centro, e dire che quel che si sostiene è vero», dice Cadeddu. «Esiste in tal senso un’ordinanza dell’allora sindaco Marco Tedde - precisa - e gli operatori hanno recepito quelle indicazioni già da diversi anni e senza troppe storie». Non è vero che il piano degli arredi non è stato rispettato, insomma, «e non è vero che la città sia invasa dai tavolini, non è possibile sentire ancora oggi lamentele del genere», dice il segretario di Confcommercio. Al di là della fondatezza o meno delle argomentazioni di Legambiente e Wwf, Massimo Cadeddu, sottolinea altri due aspetti. «Siamo in una fase delicatissima, siamo tutti concentrati con grande impegno nel tentativo di salvare una stagione che rischia di essere complicata da problemi ben più seri - è la prima riflessione - e nel frattempo c’è chi passa il tempo a prendere le misure ai piedi dei tavolini, mi sembra fuori luogo». Il riferimento è allo sforzo che tutto il sistema economico e produttivo territorialesta facendo per contribuire materialmente al salvataggio del sistema dei trasporti aerei, «in assenza dei quali il problema dei tavolini all’aperto è automaticamente risolto, perché non ce ne sarà più bisogno», conclude il presidente dei commercianti della Riviera del corallo. (g.m.s.)

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