La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, sui tavolini è scontro in Comune

di Gian Mario Sias
Alghero, sui tavolini è scontro in Comune

La Confcommercio respinge una richiesta di incontro del Demanio comunale. Gli uffici chiedono chiarezza sulle modifiche da apportare al regolamento

02 febbraio 2016
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ALGHERO. «La richiesta di incontro del dirigente del Demanio comunale è irricevibile». Il no del presidente cittadino di Confcommercio è perentorio. Massimo Cadeddu denuncia l’ennesimo stop alla modifica del regolamento per la concessione del suolo pubblico. Quella che ad Alghero conoscono tutti come “la guerra dei tavolini” va avanti. L’impressione è che l’impasse sia figlio della totale incomunicabilità tra l’assessore competente, Gavino Tanchis, e l’architetto Alberto Marrone, dirigente di riferimento. Scottato dal caos di un anno fa, quando le modifiche al regolamento furono approvate a tempo di record, entrarono in vigore da un giorno all’altro e mandarono in tilt gli uffici, Marrone non si accontenta di un confronto di carattere politico. «Chiedo solo che si discuta di proposte reali e non di fantasie», spiega. «Se il regolamento non va bene, chi di dovere scriva quali dovrebbero essere le modifiche – insiste Marrone – non si resti sul vago e si ragioni di cose concrete». Il battibecco potrebbe sembrare tra Confcommercio e dirigente comunale, ma ripercorrendo le tappe i nodi vengono al pettine. «Un mese fa abbiamo analizzato il nostro documento e le modifiche richieste con una delegazione della maggioranza», ricorda Massimo Cadeddu. All’incontro con l’assessore Tanchis c’erano Giuseppe Fadda, Alessandro Nasone, Pietro Sartore, Giusy Piccone e Giampietro Moro. «Ci hanno detto che erano richieste condivisibili e avrebbero fatto le dovute riflessioni», aggiunge il segretario di Confcommercio. Da quel momento in poi gestori di bar, ristoranti e altri pubblici esercizi non hanno più saputo niente. Fino a qualche giorno fa, quando «l’assessore ci ha detto che il dirigente vuole incontrare Confcommercio e i suoi tecnici per avere chiarimenti». La richiesta fa irrigidire il leader dei commercianti algheresi. «Filtrare tecnicamente una posizione condivisa con chi di dovere non è il nostro ruolo», afferma seccato. «Incontrare un dirigente e non fare riferimento alla parte politica non è nostro compito», insiste. Confcommercio indica i principi che vanno rimossi dal regolamento. Il dirigente del Comune chiede che le decisioni siano prese da chi di dovere, mettendo la struttura nelle condizioni di operare a ragion veduta. «Certe prerogative non spettano al dirigente», dice chiaramente Marrone. Non lo cita, ma chiama in causa l’assessore Tanchis. «Tra me e il dirigente non c’è massima comprensione», ammette quest’ultimo. «In questa vicenda Marrone è stato eccessivamente zelante», aggiunge. E affonda. «Non è sempre una questione di opinioni personali – conclude Gavino Tanchis –, la struttura amministrativa deve adeguarsi alla volontà politica e assecondarla sul piano tecnico». Confcommercio, con quest’ennesimo rinvio, non c’entra quasi nulla.

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