La Nuova Sardegna

Alghero

Trenta detenuti al lavoro per manutenzioni in città

di Gianni Olandi
Trenta detenuti al lavoro per manutenzioni in città

Accordo tra Comune e tribunale di Sassari per un progetto di reinserimento Sarà possibile scontare condanne con un impiego pubblico non retribuito

28 novembre 2015
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ALGHERO. L’amministrazione comunale ha avviato un nuovo percorso di particolare rilievo sociale sottoscrivendo con il tribunale di Sassari un accordo per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità. Il contenuto di un ragionamento che andrebbe esteso in modo significativo anche per le opportunità di reinserimento nella vita sociale, consente a detenuti condannati alla pena sostitutiva di scontarla con lavori non retribuiti in settori operativi delle manutenzioni di stabili e monumenti, decoro urbano, protezione civile, archiviazione, collaborazione.

Va ricordato che l’espletamento della forma alternativa della pena da parte di soggetti che ne facciano esplicita richiesta, è stato oggetto di uno specifico indirizzo giunto dal consiglio comunale che già nell’ottobre 2014, su proposta del consigliere Alessandro Nasone, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che aveva per oggetto proprio la possibilità di avviare, con il tribunale di Sassari, un accordo di tipo operativo come sta avvenendo ora. Lo stesso Nasone, promotore dell’iniziativa, si è fatto carico inoltre di seguire l’intero iter della pratica fino allo schema di convenzione approvato recentemente dalla Giunta.

Nei giorni scorsi c’è stata la chiusura dell’iter con la formale consegna della convenzione firmata dal Sindaco Mario Bruno da parte del vice sindaco Raimondo Cacciotto presso il Tribunale di Sassari.

La collaborazione avviata tra Amministrazione e Tribunale di Sassari consente a 30 detenuti di affrontare un’esperienza di alto valore umano e di riabilitazione per chi sconta una pena sostitutiva. A fronte di un aspetto di ordine sociale indubbiamente prioritario, non va sottovalutato che l’accordo costituisce anche una tangibile utilità per la città che vedrà portare a compimento opere o interventi senza alcun costo aggiuntivo. Sul fronte del detenuto che sconta la pena, questa alternativa offre la possibilità di svolgere attività risocializzanti con maggior consapevolezza sul ruolo attivo che ognuno ha nella società, aprendo perfino possibilità di tipo professionale una volta pagato il debito con la società.

La convenzione stipulata avrà la durata di cinque anni e quindi visto lo spazio temporale a disposizione consentirà anche di praticare un minimo di programmazione per quanto riguarda gli interventi da eseguire. Va ricordato che una analoga iniziativa che si è rivelata di assoluto interesse, è stata perfezionata dal Parco di Porto Conte con la collaborazione di diversi detenuti che hanno svolto un enorme lavoro di recupero e catalogazione degli atti della vecchia colonia penale di Tramariglio. Un lavoro anche di valenza storica che sta producendo interessanti ricadute di tipo culturale.

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