La Nuova Sardegna

Alghero

consiglio comunale

Vicenda Palmavera, Bruno lascia l’aula

di Gianni Olandi

ALGHERO. Una iniziativa indubbiamente meritoria portata a buon fine dalla Fondazione Meta, l'acquisto di un terreno adiacente l'area nuragica di Palmavera che risolverà in via definitiva il vecchio...

08 ottobre 2015
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ALGHERO. Una iniziativa indubbiamente meritoria portata a buon fine dalla Fondazione Meta, l'acquisto di un terreno adiacente l'area nuragica di Palmavera che risolverà in via definitiva il vecchio problema della sosta dei mezzi e dei visitatori, sta trasformandosi in un contenzioso di natura politica. È vero che sulla Riviera del Corallo basta poco per accendere un falò ma la questione è emersa in maniera piuttosto virulenta nel corso della seduta del consiglio comunale di martedì. Lo statuto della Fondazione Meta sostiene infatti, all’articolo 18, che ogni acquisto di un bene immobile deve essere preventivamente autorizzato dal Comune proprietario della partecipata. Ma alle 13 di ieri non risultava agli atti nessuna delibera di giunta che prevedesse tale acquisto e tantomeno l'approvazione definitiva del consiglio comunale. L’acquisto però è stato comunicato nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Sant’Anna il giorno precedente alla quale hanno partecipato il sindaco Mario Bruno, l’assessore Gabriella Esposito, Daniela Rovina della Soprintendenza, il dirigente Salvatore Masia e il presidente della Meta, Pietro Alfonso.

Il nuovo spazio acquisito dal Comune eliminerà una volta per tutte quella situazione di pericolo che si verifica all’altezza del nuraghe Palmavera. Ma il contenzioso e la polemica politica nascono nell’aula di via Columbano quando il consigliere di Forza Italia, Michele Pais, chiede al sindaco con quali soldi la Meta avrebbe pagato il terreno visto che non si riscontrava alcun atto del Comune. A ripetuti inviti di Pais a fornire una spiegazione sulla procedura adottata, il sindaco avrebbe affermato «non ti rispondo» per lasciare subito dopo l'aula. Un corto circuito che ha creato anche qualche imbarazzo tra alcuni degli stessi assessori di maggioranza. Compreso l’assessore al Demanio, Gavino Tanchis competente per questioni di bilancio e demanio. Una interpretazione di questa curiosa vicenda giunge dallo stesso consigliere Pais secondo il quale non è stato perfezionato alcun acquisto, probabilmente si ha intenzione di farlo, ma si è voluto comunque annunciare il provvedimento senza aver perfezionato alcun atto. «La solita cialtronata della ossessiva comunicazione di palazzo» commenta il consigliere forzista.

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