La Nuova Sardegna

Alghero

Tedde: «Progetti fermi e nord-ovest dimenticato»

di Gian Mario Sias
Tedde: «Progetti fermi e nord-ovest dimenticato»

Il consigliere regionale fa il punto su 18 mesi di attività e critica Pigliaru e Bruno L’esempio del bike sharing: il servizio di mobilità sostenibile non è mai decollato

04 ottobre 2015
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ALGHERO. «La furia iconoclasta di qualche amministratore impedisce di portare a compimento il progetto per il bike sharing pur di negare le molte cose buone fatte dalle amministrazioni precedenti». Stavolta la bordata di Marco Tedde, ex sindaco e attuale consigliere regionale, non deve fare troppa strada. L’attacco sferrato nei confronti dell’attuale amministrazione comunale parte proprio da via Columbano, dove ieri Tedde ha radunato i suoi per riferire dei primi diciotto mesi nella massima assise sarda. L’esponente di Forza Italia parla a tutto campo, ogni argomento trattato è una stilettata rivolta al governo regionale, accusato di “cagliaricentrismo”, e alla giunta comunale. Dalla sanità ai rifiuti, dall’università al depuratore, dalla cultura catalana all’economia: il giudizio di Marco Tedde nei confronti del centrosinistra locale e isolano è lapidario. Soffermandosi su Alghero, l’ex primo cittadino punta il dito contro quello che definisce «lo scempio degli scempi». Il bike sharing, appunto, un progetto pronto, già impacchettato, “chiavi in mano”. Qualcuno dovrebbe solo prendersi la briga di bullonare le colonnine, togliere le biciclette dagli scantinati dell’ufficio Manutenzioni del Comune, tagliare il nastro e rispolverare quel vecchio progetto del Modello Alghero di cui si era parlato quando la città era stata dotata di una delle più vaste piste ciclabili urbane di tutta la Sardegna, presa a modello persino da Cagliari. «È un atteggiamento semplicemente inconcepibile, è tutto pronto da oltre quattro anni – sentenzia Marco Tedde – non c’è da spendere un soldo né da perdere chissà quanto tempo». Il servizio di mobilità sostenibile risale al febbraio 2011. Il Comune partecipa al bando del Ministero dell’Economia e delle Finanze e incassa 220mila euro. Immediatamente viene bandita e aggiudicata la gara per la fornitura, il montaggio e la gestione del servizio. Vengono impiantate cinque stazioni in cui saranno disponibili complessivamente quaranta biciclette. Si prevede l’uso di 500 card elettroniche con le quali i cittadini potranno usufruire del servizio prelevando le biciclette dai ciclo posteggi. Stele informative, ancoraggi, lucchetti personalizzati, monitoraggio del traffico tramite il sistema Gprs completano il progetto. Che da quattro anni e mezzo è finito in soffitta. Insieme alle biciclette.

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