La Nuova Sardegna

Alghero

C'è la mano dell'uomo dietro il rogo di pineta Mugoni

Gian Mario Sias
Un'immagine dell'incendio
Un'immagine dell'incendio

Gli investigatori non hanno dubbi: sull'origine dolosa del gigantesco incendio che ha distrutto 250 roulotte e raso al suolo 15 ettari

21 settembre 2015
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ALGHERO. Ormai non ci sono dubbi sulla natura dolosa del pauroso rogo che nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ha devastato 15 ettari di pineta a Mugoni, nel Parco di Porto Conte. Secondo i primi riscontri investigativi, che muovono dalle indagini dell’Ente foreste e soprattutto dal ritrovamento degli inneschi utilizzati per appiccare l’incendio, l’obiettivo dell’attentato erano proprio Sant’Igori e di Sant’Imbenia, i due campeggi sotto sequestro giudiziario dal 2010 e dal 2011.

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Le indagini coordinate dal sostituto procuratore di Sassari, Mario Leo, tendono a dare per scontato il collegamento tra l’attentato, che ha distrutto 250 roulotte, e il processo legato alla vicenda giudiziaria che vede imputati i 106 proprietari delle due strutture, ritenute abusive. Questa mattina, lunedì 21, il giudice onorario Antonietta Crobu ha preso atto di un vizio di notifica e ha fissato la prossima udienza al 1° dicembre, ma ha anche deciso di trasmettere gli atti al presidente del Tribunale di Sassari, Pietro Fanile.

Sul fronte extragiudiziario, i vigili del fuoco e gli uomini della forestale hanno dichiarato completate le attività di messa in sicurezza dell’area, all’interno della quale c’era una numero imprecisato di bombole di gpl. Nel frattempo stamattina alle “Prigionette” è iniziato il lavoro della conferenza di servizi convocata dall’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, che coinvolge Arpas, Ente foreste, Parco di Porto Conte, Area marina protetta di Capo Caccia, Protezione civile della polizia locale, Vigili del fuoco e Comune di Alghero.

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Stamattina l’Arpas ha effettuato i primi prelievi per verificare lo stato di inquinamento provocato dall’incendio, mentre il sindaco e il presidente del Parco hanno inviato alla Regione la richiesta di un finanziamento straordinario: servirà per i lavori di bonifica, che si annunciano molto complicati soprattutto nei cinque ettari occupati dai campeggi, dove andrà rimossa una quantità impressionante di materiale andato in fumo.

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