La Nuova Sardegna

Alghero

Inquinamento, il Comune di Alghero si rivolgerà alla Procura

di Gianni Olandi
Inquinamento, il Comune di Alghero si rivolgerà alla Procura

Anche l’opposizione (Forza Italia) pronta ad affiancare il sindaco Mario Bruno nell’azione legale. Intanto il Wwf chiede che venga istituita un commissione comunale di inchiesta

01 agosto 2015
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Acque inquinate ma soprattutto agitate quelle della politica algherese dopo l’assunzione delle ordinanze sindacali di divieto di balneazione a San Giovanni e Punta Negra.

A proposito di San Giovanni Abbanoa informa che i tecnici hanno svolto approfondite verifiche ma «non è emerso alcun malfunzionamento degli impianti di competenza del Gestore unico».

Abbanoa precisa poi che «la presenza di escherichia coli non necessariamente è attribuibile alle reti fognarie, a meno di rilevare tracce di altri elementi fuori norma che non sono stati riscontrati: ph, conducibilità, ammoniaca e cloriti».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:alghero:cronaca:1.11862449:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/alghero/cronaca/2015/07/31/news/mare-inquinato-scatta-l-esposto-1.11862449]]

L’ente regionale fa notare poi che in prossimità della spiaggia di San Giovanni si trova un canale di smaltimento di acque meteoriche, di competenza del Comune, e sullo stesso litorale si trovano stoccaggi di posidonia spiaggiata, vasche di raccolta di acque meteoriche non gestite da Abbanoa,un’intensa attività da diporto, e «non tutte le imbarcazioni sono dotate di serbatoio di raccolta delle acque nere, ma spesso funzionano i wc nautici».

Abbanoa ricorda infine che nel mese di luglio le squadre hanno effettuato numerosi interventi di pulizia delle reti fognarie che hanno riguardato in particolare i Bastioni Marco Polo da Torre di Sulis a Torre dei Cani, tutta via Don Sturzo tutta, via Palomba e la condotta interrata da Via Manzoni a Via Pascoli. Il sindaco Mario Bruno in diverse dichiarazioni ha lasciato intendere della intenzione di ricorrere alla autorità giudiziaria per individuare se nella vicenda dell’inquinamento di alcuni tratti di mare si possono individuare precise responsabilità di ordine tecnico e gestionale.

Sul ricorso alla magistratura Bruno incassa la immediata disponibilità anche da parte del portavoce di Forza Italia, Andrea Delogu, che dichiara in una nota di condividere l’esigenza di fare chiarezza fino in fondo anche attraverso l'individuazione di eventuali responsabilità. «Da anni sosteniamo che sul sistema fognario della città, e in particolare della sua gestione, debbano giungere valutazioni di merito autorevoli, evitando, a seconda dei casi, di dare interpretazioni di natura politica quando si tratta di situazioni esclusivamente tecniche, legate alla gestione degli impianti».

Intanto il Wwf ha chiesto l’istituzione di una Commissione d’inchiesta comunale «per gettare uno squarcio di luce sul sistema fognario di Alghero». Il Wwf ritiene che per sbrogliare la matassa «sia necessario prioritariamente acquisire i documenti e le relazioni del lavoro di controllo e di alta sorveglianza svolto dagli uffici comunali sui lavori pubblici eseguiti».

«Più che una stagione balneare – aggiunge – è diventata quella dei divieti dei bagni al mare: in successione, dall’inizio di giugno, in un crescendo parossistico, si assiste a ordinanze che coinvolgono il lungomare Dante, Porto Conte, San Giovanni, Punta Negra. Senza tralasciare il fenomeno delle acque torbide di Maria Pia».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative