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Alghero, la spazzatura in casa per 7 giorni

di Gian Mario Sias
Alghero, la spazzatura in casa per 7 giorni

Ritardi nel ritiro, cassonetti pieni, residenti esasperati. A breve il nuovo appalto da 9 milioni di euro

01 agosto 2015
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ALGHERO. Un appalto vecchio di otto anni, una città che nel frattempo è cambiata e pure molto, la raccolta differenziata che non è mai decollata e la sensazione, sgradevole, che non si possa pretendere più di tanto. Almeno fino a quando il Comune di Alghero potrà finalmente bandire un nuovo appalto, con un capitolato disegnato sulle esigenze di oggi e con la pretesa di adeguare il servizio alle tecnologie e ai sistemi di raccolta più moderni ed efficienti. L’amministrazione ha fatto partire il conto alla rovescia, le fasi di aggiudicazione potrebbero essere avviate nel giro di pochi giorni. Nel frattempo non resta che avere pazienza, «senza farsi prendere dalla piscosi del rifiuto», come dice l’assessore all’Ambiente Raimondo Cacciotto per sostenere che «non si può certo negare che qualche piccolo miglioramento ci sia stato e che Aimeri, nei limiti del possibile, stia cercando di esaudire le nostre richieste».

Restano i dati. La percentuale di differenziata è ben al di sotto di quella soglia del 55% che eviterebbe ad Alghero di incorrere in sanzioni. I cassonetti sono spesso pieni e maleodoranti. Gli operatori del litorale lamentano ritardi nel ritiro dei rifiuti, albergatori, ristoratori e altri esercenti dicono di essere stanchi delle lamentele dei turisti. E i cittadini continuano a essere critici verso il sistema misto di raccolta, che li costringe a tenere in casa i propri rifiuti anche per una settimana.

Il sistema previsto dall’appalto vinto da Aimeri sette anni fa, e gestito sin qui in regime di proroga, è misto. Al centro storico e in altre aree si fa raccolta “porta a porta” integrale quotidiana. In altre zone la raccolta differenziata riguarda solo carta e plastica, mentre umido, secco e vetro vengono gettati nei cassonetti. Che sono troppi e diventeranno molti di meno, da 600 stalli a 140. In altre zone, come al lido, non si fa porta a porta per niente, così da agevolare le esigenze di un quartiere a forte vocazione turistica. «La verità è che si tratta di un appalto vecchio e inadeguato alla città, nonostante le correzioni apportate in itinere», insiste Raimondo Cacciotto.

Nei prossimi giorni la commissione competente procederà con l’aggiudicazione provvisoria del nuovo appalto da 9milioni di euro per sette anni. Una cifra importante, in cambio della quale il Comune di Alghero chiede un deciso cambio di passo, l’adeguamento dei mezzi e degli strumenti e il superamento di condizioni ormai croniche.

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