La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, bambino finlandese affidato ai servizi sociali

di Gian Mario Sias
Un bimbo con i genitori in una foto simbolo
Un bimbo con i genitori in una foto simbolo

Il piccolo, in 48 ore, era riuscito a eludere due volte la vigilanza dei genitori. Padre e madre erano stati rintracciati in albergo visibilmente ubriachi

04 luglio 2015
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ALGHERO. Si sono rivisti solo ieri sera, al momento dell’imbarco, ma una volta tornati a casa le loro strade si separeranno di nuovo. È l’amaro epilogo delle vacanze estive di una giovanissima famiglia finlandese. Padre, madre e un bambino di tre anni hanno trascorso una settimana ad Alghero, ma da alcuni giorni il piccolo non stava più con i genitori.

A decidere di sottrarlo alle loro scarsissime attenzioni sono stati i servizi sociali del Comune di Alghero, messi in moto dalle forze dell’ordine. Un provvedimento ritenuto necessario dopo che il bimbo, per due volte nell’arco di 48 ore, era riuscito a eludere la vigilanza del babbo e della mamma ed era stato ritrovato da solo mentre vagava per la città. La prima volta si era scatenata una vera e propria gara di solidarietà per aiutare la giovane coppia a ritrovare il figlio, ma il fatto che a distanza di un solo giorno fosse capitato di nuovo ha destato più di un sospetto negli uomini del commissariato di Alghero.

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A confermare i loro dubbi l’evidente stato di ubriachezza in cui sono stati ritrovati padre e madre, e l’amara constatazione che non fossero in grado di badare al loro bambino. Verifiche accurate, effettuate anche grazie alle testimonianze di alcuni ospiti dello stesso residence, hanno permesso di accertare che quella sbronza pomeridiana non sarebbe stata un episodio isolato.

A quel punto è scattata immediatamente la macchina dei servizi sociali, che ha messo il bambino al riparo da quei due genitori incoscienti e ha avviato tutte le procedure per allertare le autorità finlandesi in vista del loro rientro a casa. L’odissea di cui il bambino finlandese è stato protagonista suo malgrado ha avuto inizio domenica scorsa, nel pomeriggio. Qualcuno l’ha notato mentre circolava per via Lido, aveva l’aria frastornata e nessuna possibilità di comunicare, a causa della lingua.

Mentre qualcuno allertava le forze dell’ordine, su facebook si è scatenato il tam tam e Alghero si è mobilitata in suo aiuto. Il piccolo è stato accompagnato in commissariato, dove la vicenda ha avuto un primo, lieto fine. Al commissariato si è presentata anche la coppia, spaventata per la scomparsa del proprio figlio, e la famiglia ha potuto ricongiungersi. I due finlandesi hanno spiegato che quando avevano deciso di andare in spiaggia il bambino dormiva beatamente, e che non avevano voluto svegliarlo.

Lì per lì tutti hanno creduto al loro racconto, almeno sino al giorno dopo, quando il bambino è stato trovato di nuovo da solo e i genitori sono stati rintracciati nella loro stanza all’interno del residence, completamente ubriachi.

A quel punto il bambino è stato affidato a “Criaturas”, una comunità di accoglienza per minori che ha aperto i battenti in città da pochi mesi. Ieri sera la famiglia ha viaggiato insieme verso casa, ma quel che è successo in questa assurda parentesi algherese non resterà senza conseguenze.

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